All’interno 11 interviste – Polemica BMC Androni – Ancora Australia al Giro 2014. A Savona è Michael Rogers a festeggiare dopo una tappa battagliatissima e che non ha visto prevalere la fuga da lontano che tutti si aspettavano.
Con un percorso di media montagna, la salita di Naso di Gatto a 30 km dall’arrivo, e ben 250 km da percorrere sembrava tutto perfetto per servire la classica tappa da fuga. Ci hanno pensato in molti e così la prima ora è passata con un susseguirsi di attacchi a quasi 50 di media. Alla fine sono riusciti ad evadere in 14: Moser (Cannondale), Mourey (FDJ), Barbin e Bongiorno (Bardiani), Quemeneur, Sicard e Thurau (Europcar), Monsalve (Neri Sottoli), Moreno e Vorganov (Katusha), Preidler (Giant-Shimano), Deignan (Sky), Roche e Rovny (Tinkoff-Saxo).
Ma il gruppo non ha mollato e complice il grande lavoro della Androni rimasta fuori dalla fuga è riuscito a demolire il distacco. All’inizio della salita di Naso di Gatto così il gruppo ha rimesso nel mirino i 14 in fuga, dove la Bardiani si è segnalata molto attiva. Moreno, Preidler e Roche hanno giocato le ultime carte cercando un attacco disperato, ma dal gruppo è uscito il solito Julian Arredondo (Trek). Il colombiano ha saltato tutti da gran grimpeur, dando l’impressione di non forzare per portarsi dietro qualche altri corridore con cui pedalare poi i 30 km dopo il Gpm. Ma gli stanchi fuggitivi della prima ora hanno pagato la lunga azione. Dal gruppo sono usciti anche Rolland (Europcar), Pellizotti (Androni), Zardini (Bardiani) e Losada (Katusha), ma ricompattatisi con Arredondo dopo il Gpm non hanno trovato il minimo accordo per sostenere l’azione.
La BMC, dopo aver tirato in maniera regolare tutta la salita, è andata facilmente ad annullare la fuga, con il gruppo ridotto ad una trentina di corridori. Un finale imprevedibile, con la lunga e veloce discesa verso Savona che ha dato l’occasione a Michael Rogers (Tinkoff) di cogliere il momento giusto per attaccare. A 20 km dall’arrivo l’australiano se ne è andato sciorinando tutta la sua classe di grande passista in una discesa senza grandi pendenze, da pedalare di gran lena. Troppo debole la reazione del gruppo, con i soli Zardini e Zoidl che hanno tentato di arginare la fuga dell’australiano. Troppo poco ed infatti Rogers ha concluso con sicurezza, tornando al successo dopo un inverno e una primavera molto difficili in cui ha dovuto difendersi da un’accusa di doping (clenbuterolo) poi rivelatasi una contaminazione alimentare.
Secondo posto per Geschke davanti a Battaglin nella volata del gruppo. Purtroppo da segnalare anche oggi diverse cadute, in una tappa corsa a velocità forsennate. A farne le spese Wegmann e Durbridge, costretti al ritiro, ma anche Diego Ulissi, che dolorante non è riuscito poi a tenere le ruote dei migliori sulla salita finale, arrivando a 4 minuti e uscendo così dai piani alti della classifica. Cadute abbastanza serie anche per Simone Ponzi (trauma al costato) e Adriano Malori, arrivato completamente scorticato alla vigilia della crono in cui sarebbe stato il logico favorito. Problemi anche per Julian Vermote, a cui sono stati applicati alcuni punti ad una gamba, oltre ad aver riportato ferite al ginocchio e la gomito destri e una contusione toracica.
Ora crono, una delle tappe più attese del Giro, in cui Cadel Evans, forte del vantaggio acquisito e di avversari un po’ ammaccati, potrebbe mettere un mattoncino pesante per costruire la sua maglia rosa finale.
https://www.youtube.com/watch?v=CgoZppyC2OA
LE INTERVISTE
Michael Rogers: “E’ stata una delle corse più dure della mia carriera. In cima alla salita ho capito che la maggior parte dei corridori del gruppo erano uomini di classifica. Era il momento di attaccare, così sono andato. Da lì in poi sono andato a testa bassa e penso di aver avuto anche un po’ di fortuna con e che i corridori di classifica si siano un po’ guardati l’un l’altro.”
Lars Michaelsen, Ds Tinkoff Saxo: “Abbiamo provato la fuga per tutta la tappa, con Roche e Rovny, poi di nuovo con Roche, e infine Rogers ha messo la ciliegina sulla torta dopo una tappa veloce ed emozionante. Avevamo messo gli occhi su questa tappa da tempo e il successo così diventa più dolce”
Cadel Evans: “La fuga all’inizio, un’altra a metà e poi la salita finale hanno reso la tappa difficile. Penso che questa tappa così lunga ed intensa peserà sulla crono di domani. Per me domani è una delle tappe fondamentali e sulla carta mi si addice.”
Steve Morabito: “Sono caduto a 75 km dall’arrivo. Avevo evitato chi mi era caduto davanti, ma un altro corridore mi ha colpito arrivando da dietro. Ho picchiato lo stesso polso che mi sono rotto al Giro dell’anno scorso, ma stavolta niente di rotto. E’ doloroso ma sono ok. Dopo l’incidente sono subito tornato al mio posto, a proteggere Evans. Domani non so se correrò la crono per difendere il mio quinto posto in classifica. E’ un po’ strano essere così avanti dopo due settimane”
Rigoberto Uran: “E’ stato il giorno più duro del Giro finora, abbiamo corso ad una velocità altissima. Nella prima parte abbiamo volato, ma i ragazzi mi hanno sempre protetto e tenuto fuori dai guai. Abbiamo avuto delle brutte cadute di Vermote e Serry ma hanno lottato fino alla fine e speriamo che possano recuperare in fretta. Il percorso della cronometro mi piace, ho fatto la ricognizione il 5 marzo. Sarà un test importante, non è un percorso facile”
Julian Vermote: “Un corridore mi è caduto davanti, non so se andava troppo forte o cosa gli sia successo, ma non ho potuto evitarlo. Sono caduto male. Ho colpito l’asfalto sul lato sinistro della strada e ho finito la caduta sul lato destro. Vedremo cosa succederà, ma normalmente domani dovrei essere al via”
Valerio Agnoli: “Abbiamo lavorato per tenere davanti Aru, perchè la crono di domani sarà molto importante per lui. Ho ancora dolore ad una costola dopo una caduta della scorsa settimana. Quando respiro profondamente mi fa male, sto conservando le forze per aiutare Aru nelle prossime tappe”
Wilco Kelderman: “E’ stata una giornata lunga ma certamente non noiosa. Nel finale mi sentivo ancora bene e visto che sto facendo delle belle volate ho provato a prendere un abbuono, ma sono finito quarto. E’ un buon risultato. Domani è una tappa molto importante, nelle ultime due tappe ho cercato di risparmiare le energie pensando alla crono. Mi piacerebbe recuperare terreno su alcuni dei corridori che mi precedono in classifica ed indossare la maglia bianca.
Fabio Duarte: “Oggi complessivamente credo sia stata una buona giornata considerato come sono andate le cose. Nella caduta ho preso un colpo al pube, e ci sono voluti 40 chilometri prima di riuscire a riportarsi sul gruppo della Maglia Rosa, grazie soprattutto all’aiuto dei miei compagni, sempre presenti al mio fianco. Nel complesso, il nono posto di tappa non è affatto un brutto risultato.”
Enrico Battaglin:”Un po’ bruca essere finiti terzi ma dall’altra sono contento che oggi dopo ieri e il 7° posto di Foligno, sto crescendo nettamente di condizione. Con i miei compagni abbiamo corso veramente alla grande oggi e meritavamo a coronamento di quanto fatto un risultato migliore. Ora prima della fine del Giro ci sono secondo me almeno un paio d’arrivi dove posso provare a fare qualcosa. Io ci credo e sicuramente proverò a fare meglio di questo comunque ottimo 3° posto”.
Diego Ulissi: “C’è stato un dritto in discesa, era inevitabile che tutti i corridori che giungevano immediatamente cadessero- Ho dato una bella botta al ginocchio e alla schiena, a caldo sono riuscito a ripartire ma poi in salita mi mancava il respiro. Ovviamente mi dispiace, spero di recuperare in fretta per poter continuare al meglio questo mio Giro d’Italia che, fino a ora, mi aveva regalato solo soddisfazioni”.
Polemica BMC – Androni – In una tappa tiratissima, nervosa, condotta ad alte velocità e con tante cadute non è mancata nemmeno qualche nota polemica, retaggio forse anche di quanto accaduto la scorsa settimana nel finale della tappa di Montecassino. E’ successo quando la Androni che stava tirando per riprendere la fuga è stata invitata da Cadel Evans ad abbassare il ritmo per aspettare alcuni corridori che erano caduti. Così ha risposto Gianni Savio, TM Androni: “Non siamo vassalli di nessuno, non accettiamo ordini, meno che mai da Cadel Evans. Noi lo rispettiamo e lui deve rispettare noi. Noi abbiamo attuato il fair play quando c’è stata la caduta e quindi, accertato che tutti i corridori si erano rialzati, abbiamo detto ai nostri di riprendere a tirare”.
1 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 5:48:07
2 Simon Geschke (Ger) Team Giant-Shimano 0:00:10
3 Enrico Battaglin (Ita) Bardiani-CSF
4 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team
5 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Moreno Moser (Ita) Cannondale
7 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp
8 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
9 Fabio Andres Duarte Arevalo (Col) Colombia
10 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
11 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing
12 Damiano Cunego (Ita) Lampre-Merida
13 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
14 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
15 José Herrada Lopez (Spa) Movistar Team
16 Paolo Tiralongo (Ita) Astana Pro Team
17 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
18 Sander Armee (Bel) Lotto Belisol
19 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli
20 Alberto Losada Alguacil (Spa) Team Katusha.
Classifica generale
1 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 48:39:04
2 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:57
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:10
4 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale 0:01:20
5 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team 0:01:31
6 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:01:39
7 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:01:44
8 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:01:45
9 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 0:01:49
10 Ivan Basso (Ita) Cannondale 0:02:01
11 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:02:56
12 Wout Poels (Ned) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:03:03
13 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol 0:03:41
14 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:25
15 Ryder Hesjedal (Can) Garmin Sharp 0:04:30
16 Matteo Rabottini (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 0:04:36
17 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:05:01
18 Hubert Dupont (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:36
19 Kanstantsin Siutsou (Blr) Team Sky 0:05:42
20 Franco Pellizotti (Ita) Androni Giocattoli 0:05:46.
Classifica a punti
1 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 220 pts
2 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing 196
3 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida 156
4 Elia Viviani (Ita) Cannondale 151
5 Ben Swift (GBr) Team Sky 112
Classifica GPM
1 Julian David Arredondo Moreno (Col) Trek Factory Racing 75 pts
2 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 39
3 Stefano Pirazzi (Ita) Bardiani-CSF 26
4 Robert Kiserlovski (Cro) Trek Factory Racing 20
5 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team 15
Classifica giovani
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 48:40:14
2 Fabio Aru (Ita) Astana Pro Team 0:00:29
3 Wilco Kelderman (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:34
4 Nairo Alexander Quintana Rojas (Col) Movistar Team 0:00:35
5 Diego Ulissi (Ita) Lampre-Merida 0:04:54.