All’interno 10 interviste, video, foto e classifiche – Anche a Dublino, nell’ultima tappa irlandese del Giro 2014, c’è Marcel Kittel ad impressionare con una volata di potenza inaudita. Il tedesco ha compiuto una rimonta impressionante nel finale, dopo aver perso le ruote dei propri compagni ed essere rimasto invischiato nella bagarre degli altri velocisti. Ma la forza di Kittel è stata devastante e negli ultimi 100 metri è andato a rimontare cinque posizioni vincendo davanti a SWift e Viviani che sembravano contendersi la vittoria tra di loro.
Quest’ultima tappa irlandese è stata una fotocopia di quella di ieri. Pioggia e freddo per gran parte della giornata, con il sole che però è spuntato timidamente per lo sprint finale. Anche l’andamento tattico è stato identico, con le stesse squadre di ieri all’attacco. Al primo km si è formata infatti una fuga con Godoy (Androni), Rubiano (Colombia), Tjallingii (Belkin), Cecchinel (Neri) e Dockx (Lotto). Il gruppo ha proceduto a buona andatura, ma senza quelle lotte spietate per tenere le posizioni che spesso creano un rischio dietro l’altro. Le cadute sono state solo un paio, con anche la maglia rosa Matthews coinvolto, ma nessuno ha riportato serie conseguenze. A tenere la testa del gruppo sono state più le squadre degli uomini di classifica per non far correre rischi ai propri leader, più che le formazioni interessate allo sprint, anche perchè la fuga non ha mai creato preoccupazioni. Solo in un paio di occasioni si è accennata un po’ di bagarre per sfruttare il vento laterale, ma senza insistere più di tanto.
Ad una decina di km dall’arrivo la fuga è stata messa nel mirino e poi raggiunta ed è iniziata una bellissima lotta tra i treni dei velocisti. La Cannondale ha fatto un buon lavoro per portare davanti Viviani, mentre la Giant ha perso Kittel, che è uscito dall’ultima curva dopo la decima posizione. Boasson Hagen ha lanciato lo sprint per Swift e la partita è sembrata tra il britannico e Viviani. Ma agli ultimi 100 metri Kittel è rinvenuto dal nulla passando tutti con una rimonta sensazionale, qualcosa di visto davvero raramente. A Swift e Viviani sono rimasti i posti sul podio di giornata, ma davvero molto opachi di fronte alla dimostrazione di forza del tedesco.
Da segnalare uno spezzettamento nel finale, con un ritardo di 11” che è stato conteggiato dopo una trentina di corridori. Solo Scarponi e Majka tra gli uomini di classifica sono rimasti così avanti da beneficiare di questo piccolo bonus.
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Ora, con Matthews ancora in rosa, si torna in Italia. Domani sarà giorno di riposo, poi la tappa da Giovinazzo a Bari ancora per velocisti e finalmente la corsa comincerà a proporre le classiche tappe da Giro d’Italia, con salite, strappi e saliscendi per tutti i gusti.
LE INTERVISTE
Marcel Kittel: “Il mio obiettivo era di vincere la prima tappa, quindi oggi la pressione era un scesa. Il finale era difficile, a due km dall’arrivo sono rimasto chiuso, ho dovuto mollare la ruota dei miei compagni altrimenti sarei caduto, sono rimasto un po’ indietro, ma non ho mai perso la speranza di vincere. Quando ho visto l’arrivo dopo l’ultima curva ho dato tutto, mi sono concentrato sula traguardo e sono riuscito a passare tutti. Il Giro d’Italia è davvero speciale per me, e lo è ancora di più vincere nel giorno del mio compleanno. Devo ringraziare i miei compagni. Ora aspetteremo le prossime tappe di pianura in Italia”
Tom Veelers: “Non ho visto molto dell’arrivo, ma in albergo me lo riguarderò bene. Oggi mi sentivo molto bene, meglio rispetto alla tappa di ieri. La preparazione allo sprint è andata bene fino all’ultimo chilometro, quando Marcel ha perso la mia ruota. La velocità era altissima e con quelle curve non c’era molto che potessimo fare. Normalmente partendo da così dietro non si può vincere, ma con la forma che ha Kittel ha dimostrato che tutto è possibile”
Roberto Ferrari: “Anche oggi ho corso bene coperto dai compagni di squadra, potendo nel finale contare su una buona lucidità per andare a conquistarmi la ruota di Kittel. La volata si è fatta fisica ai 300 metri dal traguardo, Bouhanni è entrato a contatto con me un paio di volte: sono cose che capitano in uno sprint con in palio un traguardo ambito come una tappa del Giro, farò in modo che non mi accadano più”.
Giacomo Nizzolo: “Avrei potuto ottenere di più. La squadra mi ha portato in buona posizione a 1300 metri dall’arrivo. La Cannondale poi ha tirato forte mettendo in fila il gruppo. Sono rimasto troppo dietro. Quando ho visto l’arrivo con quelle curve e in leggera salita sono rimasto dispiaciuto, era un arrivo per me.”
Boy Van Poppel: “Negli ultimi 35 km è stata una tappa molto nervosa. C’era molto vento lungo la costa. Il mio compito oggi era di aiutare Kiserlovski, il nostro uomo di classifica ed ho continuato a mantenerlo davanti. Nel finale stavo cercando Nizzolo e Hondo. Eravamo dietro alla Giant, abbiamo deciso di passarli ma con tutte quelle curve era un finale frenetico. Abbiamo fatto un errore e ci siamo persi, è una lezione per le prossime tappe”
Lars Michalesen, Ds Tinkoff: “E’ stato un altro giorno piovoso e frenetico. Ci sono state diverse forature e cadute, noi per fortuna non ne abbiamo avute molte. Tuttavia abbiamo avuto l’unica foratura nel momento peggiore, a 6 km dall’arrivo con Nicolas Roche. Abbiamo fatto fatica a riportarlo in fondo al gruppo”
Edvald Boasson Hagen: “Sono caduto a 40 km dall’arrivo. C’era vento contrario, che ha rallentato il gruppo, e sono riuscito a rientrare. All’inizio avevo un po’ di dolore alla spalla, ma poi non mi ha influenzato nel finale. Siamo riusciti a correre bene nel finale, ci siamo portati davanti, io e Swift abbiamo fatto gli ultimi 300 metri a tutta. Swift ha ottenuto un buon secondo posto e sono certo che lotterà ancora per vincere”
Josè Luis Jaimarena, Ds Movistar: “Abbiamo superato questa tappa senza inconvenienti ed arriviamo in Italia nelle migliori condizioni. Rispetto a ieri ci sono stati dei momenti in cui soffiava più vento ed i pericoli aumentavano.”
Frans Maassen, Ds Belkin: “Wilco Keldermann è caduto due volte. Pensiamo che sia tutto ok, almeno non ha perso tempo rispetto agli altri uomini di classifica. Il riposo di domani e la tappa facile di martedì aiuteranno a recuperare. Non volevamo spendere troppe energie per difendere la maglia azzurra di Tjallingii, ma lui si sentiva bene ed è entrato in fuga. Sarà in grado di mantenerla per un paio di giorni in Italia”
Roberto Reverberi, Ds Bardiani CSF: ”E’ stata un’altra dura tappa, più che per le difficoltà altimetriche, per la pioggia che a tratti abbiamo incontrato e anche per il vento nel finale. Ruffoni, dopo aver cambiato due volte bici negli ultimi 20km, ha disputato secondo me una buona volata, considerando che è un neoprofessionista e alla prima partecipazione al Giro. Non è facile scontrarsi con squadre veramente attrezzate per gli sprint, però già rispetto a ieri ha mostrato qualcosa in più. Sono fiducioso che a Bari nella 4° Tappa farà meglio. Riguardo alle cadute di Bongiorno sembra non esserci niente, sfrutterà il giorno di riposo di domani per recuperare al meglio”.
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 4:28:43
2 Ben Swift (GBr) Team Sky
3 Elia Viviani (Ita) Cannondale
4 Davide Appollonio (Ita) AG2R La Mondiale
5 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr
6 Edvald Boasson Hagen (Nor) Team Sky
7 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida
8 Edwin Alcibiades Avila Vanegas (Col) Colombia
9 Giacomo Nizzolo (Ita) Trek Factory Racing
10 Tyler Farrar (USA) Garmin Sharp
11 Francesco Chicchi (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
12 Manuel Belletti (Ita) Androni Giocattoli
13 Tony Hurel (Fra) Team Europcar
14 Nicola Ruffoni (Ita) Bardiani-CSF
15 Kenny De Haes (Bel) Lotto Belisol
16 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge
17 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
18 Daniele Colli (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo
19 Maxime Monfort (Bel) Lotto Belisol
20 Leonardo Fabio Duque (Col) Colombia.
Classifica generale
1 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 10:06:37
2 Alessandro Petacchi (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:08
3 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team 0:00:10
4 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:00:14
5 Ivan Santaromita (Ita) Orica Greenedge
6 Svein Tuft (Can) Orica Greenedge
7 Pieter Weening (Ned) Orica Greenedge
8 Rigoberto Uran Uran (Col) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
9 Pieter Serry (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
10 Serge Pauwels (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
11 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
12 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Danilo Wyss (Swi) BMC Racing Team 0:00:21
14 Cadel Evans (Aus) BMC Racing Team
15 Steve Morabito (Swi) BMC Racing Team
16 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
17 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:00:23
18 Brett Lancaster (Aus) Orica Greenedge 0:00:25
19 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:26
20 Ben Swift (GBr) Team Sky 0:00:29.
Classifica a punti
1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 100 pts
2 Ben Swift (GBr) Team Sky 69
3 Elia Viviani (Ita) Cannondale 68
4 Nacer Bouhanni (Fra) FDJ.fr 65
5 Roberto Ferrari (Ita) Lampre-Merida 56
Classifica Gpm
1 Maarten Tjallingii (Ned) Belkin Pro Cycling Team 12 pts
2 Andrea Fedi (Ita) Neri Sottoli – Yellow Fluo 3
3 Yonder Godoy (Ven) Androni Giocattoli 2
4 Miguel Angel Rubiano Chavez (Col) Colombia 2
5 Gert Dockx (Bel) Lotto Belisol 2
Classifica giovani
1 Michael Matthews (Aus) Orica Greenedge 10:06:37
2 Luke Durbridge (Aus) Orica Greenedge 0:00:14
3 Julien Vermote (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 0:00:19
4 Yannick Eijssen (Bel) BMC Racing Team 0:00:23
5 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:00:26.