La storia dice che ad Oropa fino ad oggi aveva sempre vinto un italiano. Ma il Giro d’Italia 2017 continua ad essere maledetto per i nostri e si conferma invece un sogno per Tom Dumoulin (Team Sunweb): era arrivato in Sardegna come outsider, conscio anche luio di non avere una squadra come la Movistar eppure l’olandesone in rosa invece di difendersi ha attaccato, andandosi a prendere una vittoria splendida quando tutti aspettavano Nairo Quintana (Movistar) oppure in alternativa Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) e Thibaut Pinot (FdJ) che sono certamente i grandi battuti di giornata anche perché hanno preso altri secondi importanti dalla vetta.
Giro d’Italia 2017, nella quattordicesima tappa Dumoulin su e Nibali in crisi
Sulla salita finale primo scatto di Diego Rosa (Team Sky) che rimane fuori per un paio di chilometri ma l’andatura forsennata del gruppo trainato dalla Movistar non lascia scampo. Ai -4 lo scatto di Domenico Pozzovivo (Ag2R La Mondiale), seguito da Quintana e Ilnur Zakarin (Katusha Alpecin) mentre Pinot e Bauke Mollema (Trek Segafredo) vanno in difficoltà. Ma quando Quintana decide di andarsene, non c’è storia e il colombiano fa il vuoto anche se dietro il gruppetto con Dumoulin in prima persona e Nibali alla suo ruota non molla. A 1.500 metri dall’arrivo l’aggancio, mentre Nibali si stacca. E la maglia rosa, vedendo che gli altri non gli hanno fatto male, ha tenuto botta su Zakarin fulminandolo negli ultimi 300 metri, con Nikel Landa (Team Sky) terzo a 9”, Quintana a 14”, il rimontante Pinot a 35”!, Adam Yates (ORICA-Scott) a 41” e Nibali settimo a 43” raggiunto dal compagno di squadra Franco Pellizotti. In classifica generale ora Tom Dumoulin ha 2’47” su Quintana, 3’25” su Pinot, 3’40” su Nibali e 4’24” su Zakarin.
Quindicesima tappa del Giro d’Italia 2017, a Bergamo un finale da classica
Smaltite le emozioni di Oropa, la quindicesima tappa del Giro d’Italia 2017 avrà un copione simile: 199 km per la Valdengo-Bergamo che nei primi tre quarti è decisamente facile, ma negli ultimi 50 km ha il ritmo di una classica, perché ricorda da vicino il percorso dell’ultimo Lombardia. Da Zogno infatti parte la salita di Miragolo San Salvatore, inedita per la Corsa Rosa: sono 8,7 km con una pendenza media del 7% e punte fino all’11%. In cima ci sarà ancora un breve tratto di falsopiano prima della discesa che precede di poco la scalata al Selvino, salita classica ma più facile della precedente con una pendenza media del 5.4%. Una volta in cima, rapida discesa verso il capoluogo e passaggio a Bergamo Alta con un ultimo tratto in salita (anche su pavé) con pendenze massime del 12%. Ultima difficoltà di giornata prima della picchiata verso il traguardo con un rettilineo finale ampio e lungo 800 metri.