Il Giro d’Italia 2017 sta vivendo il suo primo attimo di tregua, pronto ad entrare però sempre più nel vivo. Lasciata la Sardegna e tutto il calore regalato dal meteo ma anche dal pubblico, stanno per arrivare le sue tappe siciliane e se quella di Messina mercoledì sarà un omaggio perfetto a Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) ma anche ai velocisti, martedì 9 maggio invece arriva il primo esame importante con la Cefalù-Etna (rifugio Sapienza). Il chilometraggio è relativo e la salita finale sufficientemente tosta per cominciare a dare delle risposte. Difficile che si muovano in prima persona i big assoluti, come Nibali e Nairo Quintana (Movistar) che nei primi giorni hanno pensato soltanto a marcarsi evitando problemi, ma in compenso potrebbero provare un’azione quelli che devono provare la gamba e mettere qualche tarlo nella testa degli avversari. Come Bob Jungels (QuickStep-Floors), autore di una grande azione per Fernando Gaviria domenica a Cagliari, ma anche Thibaut Pinot (FdJ), Davide Formolo (Cannondale-Drapac) oppure ancora la coppia del Team Sky formata da Mikel Landa e Geraint Thomas.
Giro d’Italia 2017, Thomas e Kruijswijk aspettano l’Etna
Il gallese, capitano del Team Sky al Giro d’Italia 2017 per la prima volta in un Grande Giro, non si nasconde. “A Cagliari ho provato a fare uno sforzo per chiudere il buco nel finale – ha commentato Thomas nel giorno di riposo – e ce l’avevo quasi fatta. Non ci sono riuscito, ma poteva finire anche peggio, mentre solo Jungels ha guadagnato qualcosa e in salita dieci secondi non sono nulla anche se per il morale sarebbe stato importante stare con i primissimi. Finora comunque è andata bene, siamo rimasti lontani dalle cadute e le gambe vanno. Sull’Etna vedremo come sto, sarà una giornata interessante”. Lo pensa che un altro potenziale vincitore, Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo): Al via della corsa non mi sentivo al meglio, ma abbiamo fatto bene nei due giorni successivi anche se per ora non significa nulla. Arrivo alla tappa dell’Etna fiducioso, potremo capire molto di più sulla forza degli altri”.
Primo arrivo in salita al Giro d’Italia 2017, tutto sulla Cefalù-Etna
La prima parte nella quarta tappa al Giro d’Italia 2017 costeggia il mare, ma dopo 60 km la strada sale fino al primo Gpm, quello di Portella – Femmina Morta: una pendenza media del 5%, anche se l’ascesa è molto lunga e potrebbe rimanere nelle gambe a qualcuno. Da lì comincia un tratto misto tra discesa e strada che torna a salire verso Bronte prima del gran finale. La scalata finale all’Etna dal suo versante più difficile, con 17 km per una pendenza media di poco inferiore all’8% e tratti al 15%. Si sale da un versante diverso rispetto a quello su cui sei anni fa si impose Alberto Contador e sarà un primo esame vero per tutti. Collegamenti in diretta dalle 13.30 su Eurosport 1 e dalle 14 anche su Rai 2 per un lungo pomeriggio di sport.