Giro d’Italia 2017, la Rai rischia?
Il Giro d’Italia 2017 sarà ancora sulla Rai? Certo, anzi probabile, perché nonostante ci sia una sorta di prelazione da parte dell’azienda di Stato, Urbano Cairo come nuovo presidente di RCS non ha mai fatto mistero di voler monetizzare molto di più di quanto ottenuto fino ad oggi dai diritti televisivi della sua corsa di punta in Italia. Ecco perché in base a quello che ha anticipato il quotidiano ‘Libero’ sarebbe partita una richiesta di 20 milioni per la prossima edizione della ‘Corsa Rosa’, a fronte dell’offerta da parte della Rai di 8 milioni. E così se da una parte a Viale Mazzini vogliano chiudere per l’esclusiva, almeno in chiaro, fino al 2020, dall’altra si spera in un rilancio che faccia salire il prezzo.
Giro d’Italia 2017, non c’è soltanto la Rai
E in effetti le alternative a Urbano Cairo e allo staff di RCS non mancano. L’ipotesi de La7, la televisione di casa, è suggestiva ma improponibile perché difficilmente la raccolta pubblicitaria della rete coprirebbe i costi per i diritti. Più facile invece è bussare alle porte dei colossi dell’informazione, anche sportiva. E se Sky finora non ha mostrato interesse anche perché il Giro d’Italia 2017 va mostrato in chiaro, non così Mediaset e Discovery. Da una parte si tratterebbe di un clamoroso ritorno, anche se adesso a Cologno Monzese hanno altro a cui pensare. Dall’altra invece la società americana, che con il suo presidente è appena diventata padrona della Formula 1 e in passato ha sponsorizzato la squadra di Lance Armstrong, ha già in carniere Eurosport, ma in chiaro potrebbe trasmettere su DMax come fa con la nazionale di rugby.
Corse italiane, accordo raggiunto per la trasmissione in Rai
Intanto per gli appassionati di ciclismo c’è una notizia positiva. La Lega italiana ha trovato un accordo con la Rai e con una importante società di produzione per trasmettere undici delle 22 gare che si correranno in Italia (quelle di RCS sono a parte) in diretta e le altre in differita sulle reti Rai senza oltre tutto far spendere un euro agli organizzatori. Inoltre è stato ufficializzato che la Coppa Italia, passaggio obbligato per le Professional che vogliono ottenere l’invito per il Giro d’Italia, avrà una sua maglia specifica con tanto di sponsor.