Giro d’Italia 2017, Fernando Gaviria fra tris
Se la dose massiccia di montagne che attendono il Giro d’Italia 2017 la prossima settimana non gli risulteranno indigeste, sembra chiaro che Fernando Gaviria (QuickStep Floors) non avrà rivali per portare a casa la sua prima maglia ciclamino con un dominio quasi imbarazzante in quella speciale classifica. A Reggio Emilia, patria del nostro tricolore, sarebbe servito un miracolo per trovare la prima vittoria italiana e invece ancora una volta è spuntato il velocista colombiano che ha sfruttato al meglio il lavoro della sua squadra e ha battuto nettamente Jakub Mareczko (Wilier Triestina), ancora una volta il migliore degli azzurri, con Sam Bennett (BORA-Hangrohe) sul gradino più basso del podio.
Giro d’Italia 2017, Gaviria pilotato da Richeze non ha rivali
É stata questa l’emozione più grande di una dodicesima tappa che non ha avuto molto altro da raccontare. Certo, c’è stata la bella azione di Sergey Firsanov (Gazprom Rusvelo), Marco Marcato (UAE Fly Emirates) e Mirco Maestri (Bardiani-Csf) che arrivando sulle strade di casa è stato anche l’ultimo ad arrendersi, ripreso dal gruppo soltanto negli ultimi chilometri. E c’è stata la prima assoluta del Giro d’Italia per una quarantina di chilometri in autostrada, su quella A1 che unisce da sempre Nord e Sud Italia. Per il resto, copione scontato con la QuickStep Floors che ha organizzato ancora una volta il treno migliore in volata tanto che Maximiliano Richeze ha lanciato Gaviria agli ultimi 100 metri e si è anche piazzato quinto.
Tredicesima tappa del Giro d’Italia 2017, a Tortona sarà ancora volata?
Sarà così anche oggi con la Reggio Emilia-Tortona, piatta come un biliardo. Il Giro d’Italia 2017 passerà per Parma e Fiorenzuola d’Arda, sede della storica ‘Sei Giorni delle Rose’ su pista, e ancora per Piacenza, Castel San Giovanni e Broni, dove sarà posto il secondo traguardo volante, prima di transitare per Voghera e poi entrare in Piemonte per arrivare a Tortona dopo 167 km che non presentano praticamente nemmeno un cavalcavia per mettere in difficoltà gli atleti. Anche il rettilineo d’arrivo in corso Cavour è sufficientemente lungo per garantire una volata regolare e da specialisti.