Vincenzo Nibali, al Tour da Tricolore

E’ Vincenzo Nibali, la grande stella della corsa, a conquistare il Trofeo Melinda che assegnava la maglia tricolore. Una corsa molto bella, comandata dal duo Astana Scarponi – Nibali con il marchigiano splendidamente a suo agio nel nuovo ruolo di gregario. Con due attacchi sulla salita di Fondo, al penultimo e all’ultimo giro, Nibali ha prima spezzato il gruppo e poi affondato il colpo decisivo, con il solo Davide Formolo a resistere. Ma il neopro della Cannondale ha dovuto cedere allo sprint di Nibali, dopo una corsa eccellente.

Bella corsa sulle strade del Melinda in ricordo di Marco Brentari, il patron della corsa scomparsi qualche mese fa.

La prima parte di gara è andata via con una fuga di  Testi (Androni), Giorni (Area Zero), Franzoi (Marchiol), Gozzi (Nankang), Malaguti (Vini Fantini), Cecchinel (Neri Sottoli) e Forconi (Nankang). La Astana si è segnalata tra le più attive in testa al gruppo per ricucire lo strappo, operazione compiuta nel circuito finale di Fondo da ripeter per tre volte.

La corsa si è subito riaccesa con diversi tentativi di fuga e la Astana ha deciso di cambiare strategia sganciando Scarponi. Il marchigiano è rientrato su un gruppetto e sul successivo passaggio sulla salita di Fondo, il penultimo, Nibali ha dato la svolta alla corsa. L’attacco di Nibali ha scatenato la pronta reazione di Formolo (Cannondale), Pozzovivo (AG2R) e altri corridori, cosicchè tra la salita e alcuni rientri in discesa si è andato a formare un drappello di una quindicina di uomini con anche Visconti (Movistar) e Santaromita (Orica).

Vincenzo Nibali

Scarponi ha allora preso ancora in mano la situazione tirando il gruppettino spezzato solo da un tentativo di scatto di Visconti subito frustrato. Il marchigiano della Astana ha portato il drappello tra le colline della Val di Non fino agli ultimi 3 km di salita verso Fondo. Rabottini (Neri) ha giocato d’anticipo, ma Nibali non si è fatto sorprendere, così come Formolo sempre incollato alla ruota del siciliano che ha deciso di forzare. Ma il neopro della Cannondale non ha mollato neanche stavolta, nonostante un buco creato da Rabottini. Il forcing a tutta di Nibali non è bastato per togliere di mezzo il ragazzino della Cannondale neanche all’ultimo km e il testa a testa si è dovuto risolvere allo sprint, dove Nibali ha fatto valere classe ed esperienza. Maglia Tricolore per Vincenzo, da far splendere sulle strade del Tour, ma tanti applausi per Formolo che alla sua prima stagione da pro è già pronto a duellare alla pari con i corridori più forti. Buon terzo posto per Rabottini, seguito da Visconti, Caruso e Oss. Una buona iniezione di fiducia per Nibali, che non vinceva da oltre un anno, ed anche una bella corsa orchestrata assieme a Scarponi. E’ mancata completamente invece la Bardiani di Battaglin e Colbrelli, delusione di giornata, mai nel vivo della corsa nonostante fosse stata la squadra più in forma negli ultimi appuntamenti.

LE INTERVISTE

Vincenzo Nibali: “Ho urlato di gioia e di rabbia, mi sono liberato, questa vittoria mi dà un grande valore aggiunto per affrontare il Tour con lo spirito migliore. Affronto la sfida per la maglia gialla ponendo l’asticella più in alto possibile, poi vedremo strada facendo dove posso effettivamente arrivare”.

Davide Formolo: “Un secondo posto nel campionato italiano, al primo anno da professionista e per di più dietro Nibali, non può che rendermi soddisfatto. E’ chiaro che quando ti giochi una corsa così importante all’ultimo metro, un minimo di rammarico rimane. Però non ho niente di cui lamentarmi, anzi. Sono felice perché questo è un risultato di prestigio, ottenuto grazie ad una buonissima prestazione”

Matteo Rabottini: “Sono forse partito troppo presto, è forse stata la mia voglia di vincere a farmi sbagliare. Nibali si è dimostrato il più forte”

Enrico Battaglin: ”Nibali e non solo oggi avevano una marcia in più, abbiamo tentato di tenere la corsa chiusa ma purtroppo non ci siamo riusciti. A metà dell’ultimo giro sono arrivato veramente vicino al gruppetto di testa, ho mancato di poco l’aggancio e lì ho capito che purtroppo non c’era più niente da fare per la vittoria. Ho comunque tenuto duro e poi ho sprintato per un piazzamento soprattutto per onorare il grande lavoro fatto dai miei compagni”.

1° Vincenzo Nibali (Astana) km 220,5 in 5:43.30, media kmh 38,800
2° Davide Formolo (Cannondale)
3° Matteo Rabottini (Neri Sottoli)
4° Giovanni Visconti (Movistar)
5° Damiano Caruso (Cannondale)
6° Daniel Oss (BMC)
7° Domenico Pozzovivo (AG2R La Mondiale)
8° Salvatore Puccio (Team Sky)
9° Mauro Finetto (Neri Sottoli)
10° Ivan Santaromita (Orica GreenEDGE).

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