Van den Broeck, una stagione diversa
Niente Tour de France, la corsa dei sogni, per Jurgen Van den Broeck nel 2015. Dopo un paio di stagioni davvero difficili, con infortuni e malanni a ripetizione, il corridore belga e la Lotto Soudal hanno deciso di cambiare obiettivi e ripartire con nuove ambizioni. Un modo per far tornare a grandi livelli Van den Broeck senza uno stress immediato di risultato.
Van den Broeck si decicherà alle corse a tappe di una settimana del calendario World Tour e alla Vuelta Espana, ma potrebbe decidere di essere anche al via del Giro d’Italia.
“Dopo la Vuelta abbiamo cominciato a pensare al futuro” ha spiegato il team manager Marc Sergeant “Jurgen ha avuto una lunga riabilitazione dopo l’incidente del Tour 2013. Poi alla Tirreno Adriatico di quest’anno è caduto sullo stesso ginocchio che si era infortunato al Tour. Al Delfinato era andato bene e per questo ha iniziato il Tour con grandi speranze. Le circostanze non hanno reso possibile l’avverarsi delle nostre ambizioni. Nella Vuelta poi non aveva più energie”.
Per questo Van den Broeck e la squadra hanno scelto un programma diverso, senza la pressione del Tour de France: “Ho suggerito di non fare il Tour de France per liberarlo dalla pressione che c’è dopo due quarti posti” continua Sergeant “La mia idea era quella di concentrarsi sulle corse di una settimana e sulla Vuelta. Jurgen mi ha proposto di correre anche il Giro d’Italia, la corsa in cui tutto è cominciato nel 2008 con una top ten. Inizierà la stagione alla Ruta del Sol, poi farà la Tirreno e il Catalogna, ad aprile sceglieremo se correre il Giro d’Italia o no”.
“I piani sono stati fatti insieme alla squadra” dichiara Jurgen Van den Broeck “Sarà diverso ma metterò la stessa dedizione. Il podio del Tour de France resta un sogno ma ci sono tanti corridori che hanno saltato una volta il Tour. Ho nuovi sogni per altre corse, ho già dimostrato di valere la top ten nelle grandi gare a tappe. Il Tour è la corsa più bella, ho un rapporto di amore e odio. Sono arrivato due volte quarto ma ho avuto anche degli incidenti. Non dico no a un nuovo progetto, il Giro d’Italia è un’opzione per il 2015, è una gara speciale perchè la mia carriera da corridori da corse a tappe è partita da lì”.