Tour de France, Hinault attacca Froome: ecco le sue parole
Il Tour de France partirà esattamente tra due settimane, e non si è ancora sicuri della partecipazione di Chris Froome alla manifestazione ciclistica più importante dell’anno. Froome è stato trovato positivo al salbutamolo, sostanza dopante che non dovrebbe permettere al corridore keniota di partecipare all’edizione 2018 del Grande Boucle. Nonostante questo, il Tribunale Antidoping non si è ancora pronunciato in merito (e potrebbe evitare di farlo prima della partenza del 7 Luglio in Vandea). A parlare, questa volta, è stata una grande leggenda del ciclismo francese, Bernard Hinault. Il francese ha invitato tutti i corridori a scioperare, qualora Froome dovesse regolarmente iniziare il Tour. Non risparmia, poi, neanche l’attacco alla dirigenza.
La situazione di Chris Froome e i rischi sulla sua partecipazione
Non è certamente la prima volta che si parla della situazione di Chris Froome. I rischi sulla sua partecipazione al Tour de France sono molteplici, per via della positività al salbutamolo. Se ne era parlato anche prima che il keniota partecipasse al Giro d’Italia, poi vinto. Questo perchè il Tribunale Antidoping, che dovrebbe valutare la situazione e scegliere se squalificare il corridore, non si è ancora pronunciato. Il rischio che potrebbe non farlo prima del 7 Luglio è molto alto. Tuttavia, gli organizzatori del Tour de France potrebbero scegliere di escludere Froome dalla competizione, per non rovinare l’immagine della stessa.
“L’ho detto fin da subito, è una vicenda che sarebbe dovuta rimanere riservata. Ormai non è così ma non aggiungerò commenti e penso che nessuno dovrebbe commentare. Non ho un calendario, non so quando finirà ma stiamo lavorando per avere una soluzione il prima possibile” , aveva detto Chris Froome, la cui presenza al Tour de France è appesa a un filo.
Le parole di Bernard Hinault
E’ duro l’attacco da parte di Bernard Hinault, leggenda francese del ciclismo, che non ci sta all’eventuale partecipazione di Chris Froome al Tour de France. Il francese, che ha vinto il Tour cinque volte (1978, 1979, 1981, 1982, 1985) ha così commentato – in un’intervista concessa a “Ouest-France”: “Non dovrebbe essere al via del Tour de France. Semplicemente è stato trovato ‘positivo’, non esiste il risultato anomalo. Contador per un caso simile è stato condannato, perchè Froome no? A un certo punto bisogna dire basta: invece abbiamo dirigenti che non sanno decidere quando dovrebbero farlo”.
Ha poi aggiunto: “Il gruppo dovrebbe fermarsi e scioperare al grido di ‘se c’è lui noi non partiamo’. In quel caso cosa farebbe l’Uci? A mio parere il gruppo è troppo morbido, quando altri sono stati condannati tutti erano d’accordo. Certo, non ha vinto la Vuelta grazie al Ventolin, per quello che sappiamo, ma resta il fatto che è vietato. E le regole dovrebbero essere uguali per tutti”.