All’interno classifiche, video e l’intervista a Meyer – Tante salite, ma lontane dal traguardo, hanno permesso la riuscita di una fuga da lontano al Tour de Suisse, senza fare distacchi tra i grandi favoriti. A Bellinzona ha sprintato Cameron Meyer davanti ai compagni di fuga Deignan e Warbasse, con Tony Martin che ha mantenuto la sua maglia di leader. Purtroppo l’latra notizia importante della giornata di questo Tour de Suisse 2014 è il ritiro di Pozzovivo: il lucano, quinto ieri nella crono d’apertura, non è ripartito a causa della febbre e di problemi di stomaco. Davvero un peccato, perchè Pozzovivo poteva lottare per il podio finale della corsa.
La tappa ha avuto subito la prima svolta, con la fuga di Warbasse (BMC), Hollenstein (IAM), Veuchelen (Wanty), Thurau (Europcar), Meyer (Orica), Deignan (Sky). Il gruppo ha lasciato più di cinque minuti e sulle salite della fase centrale della corsa, tra cui il Furkapass a 2400 metri di quota, la situazione si è stabilizzata. Dopo aver superato anche la discesa bagnata ed essere entrati negli ultimi 50 km più facili, il gruppo ha provato ad accelerare per riprendere la fuga, ma senza trovare la spinta necessaria. Sull’ultima salitella di 2° categoria a 20 km dall’arrivo Warbasse e Deignan si sono sbarazzati dei compagni d’avventura, ma dopo la discesa Cameron Meyer è riuscito a riprenderli con un bel numero. In gruppo Kreuziger (Tinkoff) e MOllema (Belkin) hanno provato a smuovere la situazione, ma alla fine una cinquantina di corridori si sono tuffati nel finale verso Bellinzona a caccia dei fuggitivi.
La Cannondale ha cercato di dare l’impulso per portare Sagan allo sprint, ma con più di un minuto da recuperare ad una decina di km dal’arrivo e poche energie da spendere, l’impresa non è riuscita. Così i tre sono andati a giocarsi la tappa allo sprint, con Warbasse che è partito troppo presto e si è visto infilare facilmente da Cameron Meyer che ha fatto valere anche le sue doti di grande pistard. Secondo posto per Deignan, poi Warbasse, mentre a Sagan è rimasto il quarto posto vincendo lo sprint del gruppo. Nessun cambiamento tra gli uomini di classifica se non l’ingresso tra i primi 10 di Deignan. Ma i giochi veri si faranno solo nelle ultime tre tappe.
LE INTERVISTE
Cameron Meyer: “E’ una vittoria importante per me. Il Giro d’Italia è stato un grande appuntamento per me, è stato bello vincere la cronosquadre, ma le cose poi per me sono state difficili, mi sono ammalato e mi sono dovuto ritirare. Volevo riprendermi e cominciare forte la seconda parte di stagione, questo è un ottimo modo di cominciare. Ho faticato sulla salita finale, ma sapevo che con una trentina di secondi potevo rientrare e vincere allo sprint. Per dieci chilometri sono andato a tutta e li ho raggiunti. Ho cercato di recuperare, poi sono tornato a tirare con loro perchè il gruppo stava recuperando ed era importante collaborare. In volata volevo partire in terza ruota, gli altri pensavano che fossi stanco perchè mi ero staccato in salita e non mi hanno guardato. Per me era perfetto. Hanno sprintato presto, io ho atteso gli ultimi 150 metri ed ho vinto”
1 Cameron Meyer (Aus) Orica Greenedge 5:08:18
2 Philip Deignan (Irl) Team Sky
3 Lawrence Warbasse (USA) BMC Racing Team
4 Peter Sagan (Svk) Cannondale 0:00:14
5 Ben Swift (GBr) Team Sky
6 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
7 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
8 Nino Schurter (Swi) Orica GreenEdge
9 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
10 Alexandr Kolobnev (Rus) Team Katusha
Classifica generale
1 Tony Martin (Ger) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team 5:22:20
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 0:00:06
3 Rohan Dennis (Aus) Garmin Sharp 0:00:13
4 Peter Sagan (Svk) Cannondale 0:00:19
5 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling Team 0:00:22
6 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin Sharp 0:00:23
7 Philip Deignan (Irl) Team Sky 0:00:27
8 Ion Izagirre Insausti (Spa) Movistar Team
9 Mattia Cattaneo (Ita) Lampre-Merida 0:00:29
10 Peter Kennaugh (GBr) Team Sky.