Ospite di Velodrome, il programma di Roberto Sardelli, Rinaldo Nocentini ha parlato del Tour de France e della sua lunga assenza dalle corse dopo l’incidente alla Vuelta Paesi Baschi. Con Vincenzo Nibali in maglia gialla, non si può non ripensare alla splendida avventura di Rinaldo Nocentini al Tour de France di cinque anni fa. Allora il corridore aretino conquistò la maglia gialla con una lunga fuga in un tappone pirenaico e la difese per otto giorni. E’ stata l’ultima volta di un italiano in giallo prima della conquista dei simboli del primato da parte di Nibali.
“Sono stati i giorni più belli della mia carriera” ricorda Rinaldo Nocentini a proposito di quel Tour de France “Anche un campione come NIbali, che ha già vinto il Giro d’Italia e la Vuelta Espana, ha cambiato espressione. E’ una cosa più grande di noi. Per me fu una sorpresa, in quel Tour dovevo fare il gregario, poi mi ritrovai in maglia gialla e fu una cosa veramente grande per la squadra. Nibali invece è al Tour per vincere e penso che nei prossimi giorni potrebbe lasciare la maglia ad altri per non far lavorare troppo la squadra”.
Nocentini si è fatto un’idea già molto precisa dei valori in campi in questo Tour: “Vedo Contador sopra a tutti, senza accantonare le possibilità di vittoria di Nibali che è uno dei più accreditati. Penso che i miei compagni Peraud e Bardet faranno degli ottimi piazzamenti in classifica”.
Capitolo personale: Nocentini è fermo ormai da tre mesi dopo la caduta ai Paesi Baschi: “Ricomincerò a correre al Giro di Vallonia, poi San Sebastian, Burgos e Vuelta Espana dove cercherò di fare una bella corsa per le vittorie di tappa senza pensare alla classifica. I Mondiali? Non è un obiettivo primario. Non corro da più di due mesi, il primo pensiero è fare una bella Vuelta. Sono convinto di poter fare un grosso finale di stagione, poi se il Ct Cassani mi chiamerà non sarò contento ma di più. Ma in questo momento non ci penso”.