Il “Progetto Tre Grandi Giri”
Togliere al ciclismo la monotonia e le regole cristallizzate da anni e anni. Portare i grandi campioni a sfidarsi per tutta la stagione. Il “Progetto Tre Grandi Giri” lanciato da Oleg Tinkov vuole dare una scossa al mondo del ciclismo per riportarlo sulle prime pagine dei giornali e all’attenzione di un pubblico sempre più vasto. Il magnate russo proprietario della Tinkoff Saxo ha messo sul piatto un milione di euro per i quattro campioni, Nibali, Contador, Froome e Quintana, che accetteranno di confrontarsi con tutti e tre i grandi giri nella prossima stagione. Alla base ci sono certamente motivi economici, la diffusione del brand Tinkoff con un colpo di marketing notevole, ma anche la voglia di cambiare il ciclismo.
Che l’organizzazione attuale del ciclismo non funzioni è cosa su cui quasi tutti sono d’accordo, e in attesa che la nuova Uci di Cookson provveda alle riforme, perchè non provarci con un colpo non convenzionale che apra la strada ad un nuovo modo di intendere il ciclismo pro?
La congiuntura può essere perfetta nella prossima stagione: il ciclismo ha quattro grandi campioni che hanno vinto uno o più grandi giri nelle ultime stagioni, e nel 2015 non ci saranno grandi eventi sportivi come Olimpiadi o Mondiali di calcio. Il Progetto tre grandi giri potrebbe quindi imporsi come la più grande manifestazione sportiva dell’anno, offrendo una grande opportunità al ciclismo.
La presentazione del percorso del Giro d’Italia 2015 ha dato nuove certezze a Oleg Tinkov: “E’ un percorso duro ma non crudele, con pochi trasferimenti e tappe brevi” ha commentato il magnate russo.
La Tinkoff è convinta che il progresso scientifico negli allenamento e nei metodi di recupero possa rendere possibile la partecipazione ai tre grandi giri, e che le misure antidoping in vigore possano assicurare la limpidezza dei risultati.
“Correre i tre grandi giri non è un problema in sè per i corridori più forti, non avranno nessun problema in questo” spiega Bjarne Riis, Team manager della Tinkoff Saxo “Vincere o salire sul podio è un’altra cosa e non saranno solo le capacità fisiche a fare la differenza. Servono tre elementi fondamentali: la capacità di recupero, la forza mentale, una preparazione e pianificazione della stagione perfetta. Cme ho detto forse solo una manciata di campioni possono affrontare questa sfida così straordinaria. Sappiamo chi sono? Non ancora, perchè non abbiamo mai avuto l’occasione in passato, quindi sarebbe bello che succedesse il prossimo anno”.