Omar Fraile al Giro dell’Appennino 2015

Svolgimento atteso ma vincitore decisamente a sorpresa al Giro dell’Appennino 2015. La corsa della Us Pontedecimo è andata allo spagnolo Omar Fraile, corridore della Caja Rural. Il Passo della Bocchetta, spostato più vicino al traguardo finale di Pontedecimo, è tornato decisivo, ispirando l’attacco di Damiano Cunego in compagnia di Edoardo Zardini. Dopo aver superato anche Castagnola e Giovi però Zardini non ha più collaborato con Cunego, chiaramente più veloce in volata. 

Così la corsa si è riaperta con il rientro di altri sei uomini: Pirazzi e Bongiorno (Bardiani), Txurruka e Fraile (Caja Rural), Pellizotti (Androni), Petilli (Unieuro). Nel finale i Bardiani hanno cercato di approfittare della superiorità numerica. Pirazzi è stato però raggiunto e superato nelle ultime battute da Fraile, con Cunego che ha chiuso terzo davanti a Pellizotti.

1º Omar Fraile (Caja Rural-Seguros RGA)
2º Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF)
3º Damiano Cunego (Nippo-Vini Fantini)
4º Franco Pellizotti (Androni Giocattoli)
5º Amets Txurruka (Caja Rural-Seguros RGA)
6º Francesco Manuel Bongiorno (Bardiani-CSF)
7º Simone Petilli (Unieuro-Willier)
8º Edoardo Zardini (Bardiani-CSF).

LE INTERVISTE

Stefano Pirazzi: “Peccato perchè quest’oggi la vittoria era veramente vicina. Sulla Bocchetta sono salito molto bene, senza mai essere a tutta sapendo che avevamo Zardini davanti. Poi quando dopo il Passo dei Giovi abbiamo ripreso lui e Cunego, abbiamo iniziato ad attaccare a turno con Bongiorno e Zardini. Io ho provato un paio di volte, la seconda soprattutto sembrava quella giusta, sono arrivato ai 500 metri in testa ma da dietro Fraile è tornato sotto a doppia velocità e mi ha superato poco prima del traguardo. Ho perso una buona occasione ma la cosa positiva è che la mia condizione è sempre migliore. Siamo sulla strada giusta per il Giro d’Italia”.

Stefano Giuliani, Ds Nippo: “C’è grande amarezza dopo una giornata dominata dalla NIPPO Vini Fantini per non aver portato a casa il risultato. Prima la squadra ha lavorato molto bene per tenere la gara sotto controllo, poi Damiano si sentiva così bene che ha abbandonato ogni tatticismo spaccando gruppo e gara con un’azione devastante in salita. Peccato quindi non aver vinto, ma è un Cunego che ha ritrovato gambe, condizione e fiducia nei suoi mezzi, gli è mancata solo un po’ di fortuna. Se continua così arriverà anche quella”.

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