A 25 anni in maglia iridata
Peter Sagan si è rifatto in un colpo solo di tutte le sfortune patite quest’anno, ultima delle quali il ritiro forzato dalla Vuelta 2015 per essere stato buttato a terra da una moto dell’organizzazione. A Richmond il nuovo campione del mondo è lo slovacco 25enne che ha tenuto fede al pronostico, perché in fondo era uno dei favoriti della vigilia, ma ha messo in piedi un’azione meravigliosa arrivando tutto solo come Michal Kiatkowski un anno fa.
Un solo scatto ma vincente
Le previsioni sulla corsa dicevano che si sarebbe risolta negli ultimi cinque chilometri, con quelle tre salite in fila. In effetti è stato così, perché dopo una serie di fughe che hanno caratterizzato la giornata, l’ultima delle quali vedeva dentro anche Elia Viviani insieme a Tom Boonen e lo stesso Kiatkowski, un gruppo di una cinquantina di atleti ha affrontato il finale compatto. E Sagan è stato il più lesto sulla penultima scalata, solo un centinaio di metri ma al 16%, levandosi di ruota in primis Gilbert per andarsene senza nessuna possibilità di essere ripreso mentre alle sue spalle lo sprint per le medaglie a 3” è andato all’australiano Michale Matthews, davanti al lituano Ramunas Navardauskas con Kristoff 4°, Valverde 5° Gerrans 6° e Gallopin 6° mentre il tedesco degenkolb è arrivato solo 29°.
Nizzolo 18° migliore italiano
Il Mondiale azzurro va a bilancio con un disastro: il migliore è stato Giacomo Nizzolo 18° mentre Matteo Trentin è arrivato 33°. Tra i pochi a salvarsi insieme a Viviani, a Felline che nel finale si è sacrificato per i capitani, e a Quinziato. Oss si è ritirato presto per una caduta, ma Nibali e soprattutto Ulissi sono non pervenuti.