Da gregario di lusso a capitano
A quasi 34 anni Dani Moreno si è convinto che sta passando l’ultimo treno per non essere più soltanto un’ottima spalla, la più fidata di Joaquin Rodriguez alla Katusha, ma che è ora di provare a vincere qualcosa in proprio. E così a fine stagione lo scalatore spagnolo lascerà la squadra la squadra russa cercando una nuova avventura che quasi sicuramente sarà con la Lampre-Merida, alla ricerca di un elemento esperto per le grandi corse a tappe.
Tre tappe alla Vuelta ma non bastano
Il madrileno, grande professionista e soprattutto da sempre primo uomo in appoggio dei suoi capitani quando la strada comincia a salire, in carriera ha già colto scalpi importanti come la Freccia Vallone del 2013, ma anche tre tappe nella Vuelta e un Giro del Piemonte nel 2011, oltre alla Vuelta a Burgos. Proprio in questa breve corsa a tappe spagnola, l’8 agosto scorso, è arrivata la sua ultima vittoria conquistata alla sua maniera con un’azione di potenza e intelligenza nel finale.
Capitano al prossimo Giro d’Italia
Ora però Dani Moreno sente di dover cambiare per giocarsi le sue chances in proprio e non sempre al servizio degli altri. Se si dovesse concretizzare la corte di Beppe Saronni per la Lampre-Merida potrebbe essere lui il capitano dell’unica squadra italiana Pro Tour al prossimo Giro d’Italia, oltre che alla Vuelta 2016 ma anche nelle classiche del Nord come la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi che sono disegnate per un uomo delle sue caratteristiche.