In una realtà dominata dal progresso tecnologico non si può fare a meno di considerare il grande dominio – e, soprattutto, considerevole vantaggio – offerto dagli stessi mezzi tecnologici nell’ambito sportivo. Nonostante le numerose contestazioni che animano il mondo dello sport, voglioso di conservare la sua identità, sono diversi gli esempi che forniscono un apporto positivo della tecnologia nel mondo dello sport. L’Italia, nello specifico, ha potuto esultare per la vittoria di Samuele Battistella – e per la sua insperata medaglia d’oro – solo a seguito di un consulto var, che ha decretato la vittoria dell’under 23 e la squalifica di Eekhoff. Insomma, quando la tecnologia viene utilizzata positivamente, non si può che esultare ed esserne felici.
La vittoria di Samuele Battistella ai Mondiali di ciclismo 2019
Era arrivato secondo, al traguardo, dopo una volata in cui era stato sconfitto dall’olandese Nils Eekhoff ma ha potuto esultare per la vittoria della medaglia d’oro allo stesso modo. I 173 chilometri tra Doncaster ed Harrogate hanno riserbato molte sorprese per gli amanti del ciclismo, a causa di un clima tutt’altro che stabile che ha compromesso anche l’equilibrio della gara, tra cadute e scivoloni vari.
Alla fine, il ciclista italiano under 23 ha ottenuto una vittoria che gli spettava di diritto, ma che gli era stata negata in volata e con tanta amarezza, qualche decina di minuti dopo il taglio del traguardo da parte del suo rivale olandese. La vittoria potrà aver avuto un sapore differente, ma si tratta comunque di una medaglia d’oro che certamente non poteva essere sperata, dato il livello degli altri ciclisti presenti in gara.
Nonostante ciò, però, la qualità di Battistella e la sua capacità di rimanere nel gruppo di testa – nonostante le difficoltà di ogni tipo – hanno determinato la sua vittoria, a cui si spera facciano seguito altri risultati importanti degli italiani dopo le quattro medaglie ottenute dagli italiani nei Mondiali nello Yorkshire del 2019.
La cronaca della gara e la squalifica di Eekhoff
La gara che ha visto impegnati i ciclisti in occasione della prova di linea under 23 è stata tutt’altro che semplice: i Mondiali inglesi sono stati dominati da condizioni climatiche tutt’altro che favorevoli, oltre che da una presentazione di tracciati e percorsi che – in alcune occasioni – non sono sembrati adatti alla manifestazione in questione. Nonostante ciò, Samuele Battistella è riuscito a tenere la testa del gruppo per tutti e 173 i chilometri del percorso, non perdendo colpi rispetto ad atleti più predisposti alla vittoria.
Il vincitore di tappa, l’olandese Nils Eekhoff, era scivolato più indietro nel gruppo, a causa di una caduta che sembrava aver compromesso il suo Mondiale. Inspiegabilmente, però, si era ritrovato in testa al gruppo e, nella volata finale, è riuscito a battere l’italiano Battistella.
Mentre il ciclista italiano si rammaricava per non aver portato a casa l’oro (“Stanotte dormirò con la maglia e domani forse riuscirò a capire cosa ho fatto”, ha dichiarato successivamente), la giuria di gara ha analizzato quanto successo durante il percorso. Alla fine è stata decisa la squalifica dell’olandese, che ha ricevuto un serio aiuto da parte della sua ammiraglia: nello specifico, Eekhoff ha utilizzato il “trucco della borraccia”, che ha utilizzato per farsi trainare dall’ammiraglia nel momento delle difficoltà. Il tutto è costato caro all’atleta che ha perso, così, la leadership della gara e la medaglia d’oro.
Alla fine, quindi, le seguenti sono state le tre posizioni che hanno determinato il podio e l’assegnazione delle tre medaglie: oro a Samuele Battistella, che ha dovuto attendere qualche minuto prima di esultare da vincitore, argento per lo svizzero Stefan Bissegger e bronzo per il ciclista di casa Thomas Pidcock. Per quanto riguarda, invece, la medesima prova di linea effettuata dalle donne, il risultato più rilevante per le atlete italiane è stato registrato da Camilla Alessio, che ha terminato la sua gara undicesima. A vincere la sua gara è stata la statunitense Megan Jastrab, ad ottenere l’argento la belga Julie De Wilde e, per quanto riguarda il terzo gradino del podio, il bronzo è stato assegnato all’olandese Lieke Nooijen.
Il vantaggio della tecnologia se utilizzata nel modo giusto nel ciclismo
Se l’Italia può esultare per la quarta medaglia ottenuta nel Mondiale dello Yorkshire del 2019 attraverso il gradino più alto del podio di Samuele Battistella, non si può far altro che sottolineare l’ausilio di una tecnologia che ha dimostrato ancora di poter essere efficiente, se utilizzata nel modo giusto, dal punto di vista sportivo. Rilevate delle anomalie durante il percorso, è proprio grazie all’ausilio tecnologico che è stato possibile capire il traino che l’ammiraglia ha determinato nella vittoria dell’olandese Eekhoff.
In passato, in occasione del Tour de France 2019, c’era stata una grande contestazione in merito all’utilizzo della tecnologia. Addirittura, gli organizzatori del Grande Boucle, si sono visti obbligati ad applicare delle limitazioni, che prenderanno piede a partire dall’edizione del 2020. In quel caso è stato fortemente contrastato l’utilizzo della tecnologia da parte della Jumbo-Visma, lodato dallo stesso Tim Cook.
In soldoni, il team in grado di ottenere diverse vittorie e piazzamenti importanti in occasione del Tour, si era servito di servizi e ausili Apple per monitorare le caratteristiche e le funzioni vitali dei ciclisti del team. In questo modo, sarebbe stato possibile capire quando scattare, quando riposare, quando affondare il colpo e tanto altro ancora. Se tutto ciò ha fatto naturalmente storcere il naso, quando la tecnologia funziona nel modo giusto e può portare ad una giustizia sportiva, condannarla appare come esagerato e, soprattutto, fuori luogo. Tutto, ovviamente, soggetto alle più accurate limitazioni.