Mondiali 2019, il commento degli azzurri sul percorso
L’appuntamento più importante dell’anno, per molti atleti, è pronto ad essere disputato. Il CT Davide Cassani ha ufficializzato una formazione che, sulla carta, non sarà in grado di competere con le migliori presenti al Mondiale, ma la presenza di uomini di spessore – come Matteo Trentin – uniti a ciclisti che si sono distinti nelle ultime settimane può giovare all’ambiente. Nelle ore esattamente precedenti alla gara, i ciclisti hanno avuto modo di testare il percorso e rilasciare dichiarazioni circa le impressioni provate. Tra tutti Sonny Colbrelli, che ha definito il percorso molto duro: riusciranno gli italiani – privi di Vincenzo Nibali e Fabio Aru – ad ottenere un buon piazzamento?
Gli azzurri scelti da Davide Cassani per il Mondiale 2019
La scelta degli azzurri da schierare, in occasione del Mondiale 2019 nello Yorkshire, è stata molto difficile, in virtù di tutti gli ostacoli che si sono presentati lungo la scelta di Davide Cassani. Nel corso dei mesi, le rinunce da parte degli italiani sono state molteplici: dapprima Elia Viviani, scelto poi per la staffetta, che ha deciso di non prender parte alla prova di linea a causa di un percorso in cui ha ben poche chance, ha deciso di concentrarsi maggiormente sull’allenamento in pista, per preparare al meglio le prossime Olimpiadi.
I problemi di Fabio Aru, che aveva ben gareggiato in occasione del Tour de France 2019, sono stati insostenibili e il ciclista sardo, sulla base dei suoi numerosi infortuni, è stato costretto a rinunciare. La terza rinuncia, quella di Vincenzo Nibali, è stata quella fondamentale: lo Squalo dello Stretto ha deciso di non prender parte alla manifestazione ciclistica a causa dei suoi problemi personali e fisici che avrebbero compromesso il naturale ordine del team. Il ciclista della Bahrain-Merida ha deciso di tirarsi indietro lasciando spazio ad atleti più in forma.
In definitiva, la scelta di Davide Cassani è ricaduta sui seguenti otto: Matteo Trentin, Sonny Colbrelli, Gianni Moscon, Diego Ulissi, Davide Cimolai, Giovanni Visconti, Alberto Bettiol e Salvatore Puccio. Per effettuare la ricognizione, il CT della Nazionale italiana ha diviso gli otto atleti in due gruppi: il primo è stato composto dal leader Trentin e i tre Cimolai, Ulissi, Visconti, e ha preso il via prima (orientativamente intorno elle ore 9.40), mentre il secondo ha visto Gianni Moscon e Sonny Colbrelli affiancati a Puccio e Bettiol.
Nonostante la disparità oraria dei due gruppi, gli stessi si sono uniti al termine del percorso, per effettuare un paio di giri del circuito al termine della ricognizione. Il CT Davide Cassani ha anche stabilito le camere al Cedar Court di Harrogate: Trentin-Colbrelli; Visconti-Ulissi; Cimolai-Bettiol; Puccio-Moscon. Non resta che attendere l’esito di un Mondiale che non vede certamente la nazionale favorita, ma che può riserbare sorprese.
Il commento degli azzurri sul percorso dello Yorkshire
Dopo aver effettuato i consueti test di ricognizione, gli atleti azzurri hanno commentato le dinamiche del percorso, esprimendo le loro considerazioni in merito. Tra tutti Sonny Colbrelli, che ha etichettato il percorso come molto duro, e Gianni Moscon, che ha confermato le parole del compagno di nazionale. A dimostrazione di un Mondiale 2019 tutt’altro che semplice, che metterà a dura prova le abilità e la capacità della formazione guidata da Davide Cassani ma che, allo stesso tempo, potrebbe premiare lo spirito degli atleti azzurri.
Questo il commento di Sonny Colbrelli: “Io avevo già fatto la ricognizione ad aprile. Duro, molto duro. Quanto alla curva che introduce allo strappetto finale, non esci forte perché vieni prima da una chicane. Quelle curve fanno male, l’arrivo sembra che non arrivi mai”, ha spiegato l’atleta della Bahrain-Merida. A questa considerazione si è aggiunta quella di Gianni Moscon: “Per me era la prima volta. Percorso duro, esigente. C’è sempre da spingere”.