I Mondiali 2018 potrebbero essere ribattezzati come i Mondiali dell’incertezza. All’Italia manca una vittoria da troppo tempo nella manifestazione più ambita dell’anno, e il CT Davide Cassani non sa ancora quale sarà il volto del proprio team. Le sue dichiarazioni sono state chiare: si dovranno valutare ancora molti aspetti, andranno giudicati molti parametri e si attenderà la risposta di diversi ciclisti impegnati in questi giorni, tra Vuelta e altri percorsi. Per ora il capitano non cambia: sarà Vincenzo Nibali. Ma intorno allo Squalo dello Stretto ci sono dubbi, ballottaggi e possibili esclusioni da considerare.
Le tre punte di diamante tutte e tre a rischio?
Le convocazioni vanno avanzate entro il 15 settembre, e non c’è scampo per nessuno. Davide Cassani da tempo aveva in mente tre nomi: Vincenzo Nibali, Fabio Aru e Gianni Moscon. Dopo un’iniziale fiducia, però, si arriva a questo settembre con più dubbi che mai. Le tre punte di diamante sono tutte e tre a rischio; il capitano, Vincenzo Nibali, sta ancora combattendo con i dolori di schiena.
Fabio Aru, che doveva essere la seconda punta, sta disputando una delle peggiori stagioni della sua carriera, ma sarà comunque convocato. Possibile, però, che faccia solo da gregario, così come alle Olimpiadi di Rio. Capitolo a parte Gianni Moscon: squalificato da tempo, rientrerà in gara soltanto il 12 e doveva essere la mina vagante. Quasi certamente non correrà la cronometro.
I possibili outsiders per il Mondiale 2018
A questo punto, il nome che potrebbe fare al caso di Davide Cassani per i Mondiali 2018 è quello di Damiano Caruso: il 30enne è molto bravo in salita e sa tenere le fughe da lontano. Certi della convocazione sono Domenico Pozzovivo e Franco Pellizotti, che chiuderà la sua carriera proprio a Innsbruck.
Ad ora, quindi, i sette nomi sarebbero: Nibali, Aru, Caruso, Pellizotti, Pozzovivo, Puccio, De Marchi. Con una sola altra maglia da assegnare, l’indiziato ottavo potrebbe essere Davide Formolo, che però sta faticando molto ultimamente. Attenzione anche a Diego Ulissi e Valerio Conti, sempre che il CT non decida di includere in extremis l’indisciplinato Moscon.