Dal prossimo anno la Classicissima Milano Sanremo cambierà completamente scenario. L’ultima parte della corsa non concederà respiro per l’inserimento della nuova salita di Pompeiana tra la Cipressa e il Poggio. Una novità molto rilevante che cambierà completamente gli equilibri tecnici della corsa.
Sarà una Milano Sanremo fuori portata per i velocisti, tanto che uno come Cavendish che questa corsa l’ha vinta, ha già annunciato che non parteciperà.
Per questo è molto importante scoprire le novità del percorso che stravolgono la Milano Sanremo, per scegliere uomini e strategie giusti a questo nuovo scenario. La Lampre si è mossa per tempo ed ha effettuato una ricognizione nell’ultimo tratto della classicissima, dall’imbocco della Cipressa al traguardo, passando per la Pompeiana e il Poggio.
“L’inizio della Pompeiana è molto simile a quello della Cipressa e tutto il primo tratto è impegnativo” analizza Filippo Pozzato “Nel secondo settore, la salita presenta pendenze molto severe, ma attenzione soprattutto al falsopiano che porta allo scollinamento, dato che potrà ingannare chi è in riserva di energie e spera di recuperare. Dopo lo scollinamento, ci si butta in discesa: la prima parte è molto tecnica, poi si può fare più velocità. Si punta al mare, quindi bisognerà valutare come il vento potrà incidere sulle velocità”.
Anche Cunego ha voluto vedere di persona il nuovo percorso della Milano Sanremo: “Mi è sembrato giusto e professionale valutare dal vivo come potrà cambiare la Classicissima. La Pompeiana è un trampolino ideale per attacchi, è un ottimo invito per chi vuole smuovere la corsa. Non è facile dire se si potrà fare la differenza, anche perché c’è la possibilità che molti corridori del gruppo arrivino alla Cipressa senza aver speso energie.
Non ho ancora analizzato la mia eventuale partecipazione alla Milano Sanremo, al momento l’obiettivo primario è quello di ritrovare la competitività per puntare ad altri obiettivi, ma la ricognizione di oggi è stata comunque utile”.“Dall’approccio alla Cipressa fino al traguardo non ci sarà più alcun momento di calma, si potrà tirare il fiato solo dopo l’arrivo, tra salite, discese e ‘frustate’ in pianura – ha spiegato il ds Maini – Sulla carta, sarà una Milano Sanremo molto differente da quelle passate, potrà stimolare i passisti scalatori, ma occhio ai passisti veloci con gambe in forma: potranno tenere duro e presentarsi a Sanremo nel gruppo di testa”.