Milano Sanremo 2015, le pagelle
John Degenkolb – Non aveva ancora indovinato nemmeno mezza volata in questa stagione, ma al momento opportuno, come i grandi campioni, ecco l’affondo vincente. Ha corso benissimo, senza farsi mai vedere, come si deve alla Sanremo, e senza neanche far consumare la squadra oltremodo. E’ la prima classica monumento e non resterà certamente l’unica. Voto 10
Niccolò Bonifazio – E’ la nota lieta di questa Milano Sanremo. A 21 anni resiste 300 km a fianco dei campioni e si gioca lo sprint perdendo di poco e arrivando quinto. Il futuro è suo. VOTO 10
Luca Paolini – Preferiamo dare un voto a Paolini piuttosto che a Kristoff, pur bravo al secondo posto. Ma il corridore comasco ha fatto qualcosa di eccezionale portando il norvegese su tutto il Poggio e per tutto il finale. Lo ha lasciato un po’ presto per lo sprint, ma dopo aver fatto tutto da solo sarebbe stato mostruoso. Piuttosto è mancato un altro compagno in casa Katusha. VOTO 9
BMC – E’ stata la grande protagonista della corsa. Non avendo un uomo da volata ha sfruttato ogni metro a disposizione per attaccare con Oss, Gilbert e Van Avermaet, pur sapendo che non è facile vincere la Sanremo in questo modo. Una corsa ben disegnata a cui è mancata solo un po’ di fortuna. VOTO 8
Team Sky – Insieme alla BMC è stata la grande protagonista della corsa, in maniera anche abbastanza inattesa visto che il leader dei britannici era il velocista Swift. Ma un Thomas a suo agio su ogni terreno ha fatto più spettacolo di molti big. VOTO 8
Michael Matthews – Brillante in salita, attento nella bagarre, convincente in volata. Un bel podio per l’australiano che sta continuando a crescere ed è ormai a tutti gli effetti anche un uomo da certe classiche. VOTO 8
Fabian Cancellara – Una buona Sanremo ma senza sussulti. Non ha più nelle gambe il numero a sensazione e allora in una corsa come la Sanremo può solo accontentarsi di un onesto piazzamento. Forse valeva la pena non far spremere Nizzolo tra Cipressa e Poggio. Al nord la musica potrebbe essere diversa. VOTO 6
Vincenzo Nibali – Non ci si aspettava molto e non è arrivato molto, ma vederlo nel primo gruppo fino quasi in cima al Poggio è comunque soddisfacente. VOTO 6
Peter Sagan – Ancora una volta è il grande sconfitto. Sembrava tutto apparecchiato per lui, con tanti velocisti come Cavendish e Lobato in ritardo, altri avversari fatti fuori dalla discesa, i BMC ormai cotti. Invece alla fine della discesa si fa sfilare, si accomoda quasi a centro gruppo e poi parte nella volata da lontanissimo rimontando e facendo vedere di avere le gambe per vincere. E’ come il calciatore che fa dribbling e tunnel ma non fa mai gol. VOTO 4
Mark Cavendish – Lotta ma delude. Già sulla Cipressa è irrimediabilmente fuorigioco. VOTO 4
Juan Josè Lobato – Flop totale. Era uno dei velocisti più attesi ed è uno dei primi ad alzare bandiera bianca. VOTO 4.