Marcel Kittel, Dubai Tour 2014, tappa 3
Ancora Marcel Kittel. Il velocista tedesco ha messo la sua firma sulla terza tappa del Dubai Tour 2014 dopo aver già conquistato ieri la seconda. Una vittoria pesante quella odierna, molto più di quella di ieri, perchè ottenuta dopo una tappa dal finale molto movimentato in cui il gruppo si è spezzato e si sono mossi i grossi calibri.
La tappa portava i corridori a pedalare fuori dalla città, andando a cercare qualche saliscendi nella zona desertica.
Una fuga ha contrassegnato le fasi iniziali e centrali, con Pliuschin che ad una ventina di km dall’arrivo ha coraggiosamente proseguito tutto solo. La BMC di Phinney ha impiegato un paio di uomini per tenere la situazione sotto controllo. Poi nei saliscendi finali la Movistar e la Cannondale hanno alzato il ritmo per mettere in difficoltà i velocisti puri, andando a riprendere Pliuschin.
Valverde si è mosso in prima persona, attaccando seguito da Sagan. Anche Tony Martin e Rui Costa hanno tentato l’azione, ma tutti gli scatti hanno finito per annullarsi a vicenda. Così è stato un gruppo ridotto ad una quarantina di corridori ad andare a giocarsi la tappa. Ben nascosto fino all’ultimo Marcel Kittel è sbucato a centro strada negli ultimi 200 metri ed è andato a vincere anche oggi. Bel secondo di Lobato, poi Sagan che è rimasto troppo dietro all’ultimo km e non è poi riuscito a sprintare in maniera pulita. Una grande vittoria quella di Kittel, un primo segnale che questo tedescone può diventare anche qualcosa in più di un velocista da tappe ultrapiatte. Non pervenuto invece Cavendish.
In classifica continua a guidare Phinney, ormai lanciatissimo verso il successo finale quando manca solo una tappa interamente pianeggiante.
LE INTERVISTE
Marcel Kittel: “Che dire, oggi stavo bene e i ragazzi hanno lavorato tanto per arrivare sulla salita in buona posizione. E’ stata dura rimanere in gruppo, ma il fatto di aver concluso un grande giro e gli ottimi allenamenti invernali mi hanno aiutato. Devo ringraziare la Giant, la bici è incredibilmente rigida nello sprint, sapere di avere un’attrezzatura perfetta dà maggiore fiducia.”
Aike Visbeek, Ds Giant Shimano: “Il nostro piano era di giocare sia con Kittel che con Van Rensburg, per vedere se Marcel avrebbe passato la salita. Il lavoro di squadra è stato fantastico per aiutarlo prima della salita. Poi lui è rimasto calmo, ha fatto un grande finale ed ha preso la sua seconda vittoria”
1º Marcel Kittel (Giant-Shimano) 3:47:52
2º Juanjo Lobato (Movistar Team) s.t.
3º Peter Sagan (Cannondale) s.t.
4º Dylan Van Barle (Garmin-Sharp) s.t.
5º Reinardt Janse Van Rensburg (Giant-Shimano) s.t.
6º Wouter Poels (Omega) s.t.
7º Alejandro Valverde (Movistar Team) s.t.
8º Ramunas Navardauskas (Garmin-Sharp) s.t.
9º Nikolai Trusov (Tinkoff-Saxo) s.t.
10º Jesús Herrada (Movistar Team) s.t.
Classifica Generale
1º Taylor Phinney (BMC) 6:50:24
2º Steven Cummings (BMC) a 15″
3º Lasse Norman Hansen (Garmin-Sharp) a 17″
4º Tony Martin (Omega) a 23″
5º Fabian Cancellara (Trek) a 26″
6º Peter Sagan (Cannondale) a 29″
7º Marcel Kittel (Giant-Shimano) a 33″
8º Adriano Malori (Movistar Team) a 33″
9º Maciej Bodnar (Cannondale) a 36″
10º Peter Velits (BMC) a 38″.