Sarà anche vero che l’Italia negli ultimi anni non ha più campioni da grandi classiche di un giorno perché lo confermano i numeri. Però ci sono anche delle splendide eccezioni, come Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) che per la seconda volta è il re de Il Lombardia 2017 tornando a vincerlo a due anni di distanza e sempre sul Lungolago di Como con una prestazione semplicemente perfetta tanto che alle sue spalle Julian Alaphilippe (QuickStep Floors) e Gianni Moscon (Team Sky) si sono dovuti accontentare solo di salire sul podio.
Il Lombardia 2017, la grande paura prima del trionfo finale
Nibali aveva preparato alla perfezione il suo ultimo appuntamento stagionale e lo si era capito nelle corse italiane che l’hanno visto protagonista da sabato scorso: al Giro dell’Emilia aveva gamba ma ha lasciato strada libera a Giovanni Visconti, alla Tre Valli Varesine ha avviato l’azione decisiva anche se poi l’hanno battuto Geniez e Pinot e oggi ha finalizzato alla grande un finale scoppiettante. Prima la grande paura causata dalla terribile caduta fuori dalla sede stradale di Laurens De Plus (Quick Step Floors) nella discesa della Colma di Sormano, anche se le conseguenze per il belga sono state lievi. Poi però i fuochi d’artificio accesi da Thibaut Pinot (FDJ) nella scalata a Civiglio. Vincenzo ha lasciato sfogare il francese ma poi è andato a riprenderlo al momento giusto staccandolo nella successiva discesa e da lì è stata una cavalcata trionfale chiusa con 31” su Alaphilippe e 38” su un gruppetto regolato da Moscon davanti ad Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale), Pinot, Domenico Pozzovivo (AG2R), Fabio Aru (Astana), Mikel Nieve (Sky), Nairo Quintana (Movistar).
Le prime parole di Nibali dopo la doppietta a Il Lombardia 2017
Il campione siciliano dopo il traguardo è andato subito ad abbracciare la moglie Rachele e la piccola Emma Vittoria che le vittorie del papà dal 2014 ad oggi se le è godute tutte. Poi ha commentato così la sia doppietta a Il Lombardia: “Un bellissimo modo per concludere la mia stagione, lo speravo dopo tantissimi piazzamenti e queste sono le strade dove spesso mi capita di allenarmi. La squadra è stata perfetta, anche se Pellizzotti e Gasparotto non erano al massimo, ma Visconti e mio fratello sono stati straordinari. L’esultanza sul traguardo ? Ho indicato un 5 e uno 0 per la cinquantesima vittoria, è stata bello festeggiarla così. Lungo la strada c’erano tantissimi tifosi che urlavano il mio nome ed è stato bellissimo”.