All’interno le interviste a Sagan, Degenkolb, Madiot e Roelandts. Greipel, probabile frattura della clavicola – Prima grande classica del nord per John Degenkolb. Dopo la sfortunata Sanremo e un’altalenante E3 il forte sprinter tedesco ha conquistato la Gent Wevelgem 2014 imponendosi a Demare e Sagan al termine di una volata ed una corsa tirata.
Marcel Aregger (IAM Cycling), Manuele Boaro (Tinkoff-Saxo), Sebastian Lander (BMC), Jaco Venter (MTN-Qhubeka) e Frédérik Veuchelen (Wanty-Groupe Gobert) hanno composto la prima fuga di giornata. Boaro è stato il grande protagonista di questa Gent Wevelgem nelle fasi centrali, rimanendo tutto solo al comando fin dopo l’ultima scalata al muro simbolo, il Kemmelberg. La Belkin, squadra senza grandi velocisti, è stata come previsto la più attiva per rendere la corsa dura. Dopo il lavoro dei compagni Vanmarcke ha cercato di rompere il gruppo sul Kemmelberg, ma tallonato da Sagan, Cancellara, Degenkolb, non è riuscito nell’intento. La bella azione di Boaro si è spenta ad una trentina di km dall’arrivo, quando davanti si sono ritrovati una cinquantina di corridori, tra cui tutti gli uomini veloci più attesi come Greipel, Sagan, Demare e Degenkolb.
Nei 30 km pianeggianti conclusivi ci hanno provato Devolder, Dillier e Amador. Una bella azione, che ha impensierito il gruppo. Il terzetto ha guadagnato una quarantina di secondi facendo immaginare alla buona riuscita. Ma sotto il triangolo rosso dell’ultimo km il gruppo ha ripreso Devolder e compagni lanciando lo sprint. Sagan è partito davanti, affiancato da Tsatevich. Alla ruota dello slovacco Degenkolb è stato abile a nascondersi qualche metro in più per poi uscire con grande forza. Demare ha provato la rimonta, ma fermandosi ad una spanna dal tedesco. Terzo posto per Sagan.
Da segnalare purtroppo molte cadute: in una sono rimasti coinvolti anche Pozzato e Paolini, entrambi ripartiti. Tra i big poche le indicazioni in prospettiva Fiandre: la corsa è stata combattuta e molto fluida, ma come sempre non così impegnativa da far uscire in maniera netta i veri valori. Comunque Boonen ha risposto bene dopo la caduta di Harelbeke, Cancellara e Sagan hanno dato buone conferme ed anche Vanmarcke sta andando bene. Quanto a Degenkolb sta crescendo e dimostrando di non essere solo uno sprinter, ma il Fiandre crediamo che sia uno step ancora un po’ arduo. Greipel invece manca ancora l’appuntamento con una classica, terreno che sembra non fare proprio per lui: oggi una caduta a 8 km dall’arrivo quando si è fatto trovare troppo dietro in gruppo. Per il tedesco probabile frattura della clavicola.
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LE INTERVISTE
John Degenkolb: “Questa è una grande classica e sono veramente contento di aggiungerla al mio palmares. La corsa si è messa perfettamente per noi, tutti i compagni si sono dimostrati molto forti, soprattutto Devenyns che ha fatto un grande lavoro per riprendere la fuga. De Kort nel finale mi ha portato sulla ruota di Sagan, era la posizione migliore e sono potuto partire al momento giusto. Sono in buona forma, la scorsa settimana alla Sanremo è stato uno dei momenti più deludenti della mia carriera. Oggi tutto è andato bene, posso dimenticare quella delusione”
Peter Sagan: “Questo terzo posto mi soddisfa. Ho fatto una buona volata, anche se forse sono partito troppo presto, e ho finito la corsa sano e salvo, senza rimanere coinvolto in nessuna caduta. I miei compagni hanno svolto un lavoro eccezionale in tutti i momenti chiave della corsa, specialmente nel finale. Gli arrivi in volata sono sempre quelli meno scontati, soprattutto quando ci sono tanti corridori buoni in gruppo e nelle gambe hai 230 chilometri. Sono comunque felice per il podio e per le buone sensazioni che ho provato. Quella di oggi era una buona chance per vincere ma non sono dispiaciuto. E’ stata una buona giornata”
Marc Madiot, Ds FDJ: “Purtroppo William Bonnet ha subito una foratura a 10 km dalla fine e questo ha avuto un impatto sul finale. La sua presenza sarebbe stata, credo, decisiva, ma io sono contento della nostra performance collettiva. Demare è davvero cresciuto molto dallo scorso anno. Ha maturato esperienza. E mancata un po’ di maturità, ma sta crescendo velocemente. Ci ha mostrato che è capace di essere molto competitiva in occasioni speciali e posso anche dire che galvanizza il gruppo! “
Jurgen Roelandts: “Il mio decimo posto è una magra consolazione. Eravamo in cinque nel gruppo che si stava per giocare la corsa in volata, eravamo sicuri almeno di salire sul podio con Greipel. Non ho visto l’incidente, ma Quinziato è venuto a dirmi che Andrè era caduto. Avevo già speso tanto, non avevo energie per lo sprint. La mia condizione è in crescita e questo è positivo in vista del Fiandre”
Classifica
1 John Degenkolb (Ger) Team Giant-Shimano
2 Arnaud Demare (Fra) FDJ.fr
3 Peter Sagan (Svk) Cannondale
4 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin-Pro Cycling Team
5 Tom Boonen (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
6 Tom Van Asbroeck (Bel) Topsport Vlaanderen – Baloise
7 Alexey Tsatevich (Rus) Team Katusha
8 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale
9 Thor Hushovd (Nor) BMC Racing Team
10 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Belisol.