Joaquim Rodriguez al Giro di Lombardia 2013
E’ Joaquim Rodriguez a prendersi la rivincita del dopo Mondiale con il Giro di Lombardia. La classica fiammata di Rodriguez sullo strappo di Villa Vergano ha deciso la corsa. Inutile la rincorsa di Valverde, anche oggi sconfitto. Terzo posto per Majka. Fuori gioco gli italiani più attesi, con Nibali costretto al ritiro per una caduta e Scarponi per un malessere, mentre Ulissi ha pagato una giornataccia.
E’ stata una corsa ad eliminazione, con i corridori a raschiare le ultime energie di una stagione logorante nell’ennesima giornata di maltempo. Il gruppo l’ha interpretata in maniera aggressiva fin dalle prime battute, con tanti tentativi di fuga annullati che hanno alzato la media della prima ora fin sui 50. Poi sono riusciti ad evadere in sei, tra cui Felline De Marchi, ma il gruppo non ha lasciato spazio. A metà corsa di nuovo gruppo compatto e subito un altro tentativo ben più corposo, con una ventina di corridori, tra cui Van Avermaet, Intxausti e Cunego.
Già da queste fasi centrali il Lombardia ha visto sfoltirsi la rosa dei pretendenti. Scarponi ha alzato bandiera bianca per un malessere fisico e Vincenzo Nibali è finito per terra a 90 km dall’arrivo. Anche per il siciliano Lombardia già finito. Annullata anche la fuga con Cunego, la Colma e il Muro di Sormano hanno chiarito i valori in campo. Uran è rimasto subito staccato, anche Gilbert, Contador e il campione del mondo Rui Costa sono andati in affanno. Le pendenze micidiali del Muro hanno chiamato avanti Quintana che ha alzato il ritmo riducendo il gruppo ad una trentina di corridori. Ma anche la difficile e bagnata discesa da Sormano ha dato una nuova svolta alla corsa: Valverde e Quintana, la coppia Movistar, ha allungato, seguita da Gasparotto, Santaromita e Caruso. Un po’ di incertezza non ha però permesso al quintetto di allungare veramente e da dietro è risalito Voeckler che ha salutato tutti. Il francese ha proseguito tutto solo, con gli altri raggiunti dal gruppo che si è poi quasi fermato. Così Voeckler ha guadagnato tantissimo spazio, scalando tutto solo il Ghisallo, scollinato con tre minuti di vantaggio sul gruppo tirato a velocità controllata dai Katusha. I compagni di Rodriguez sono stati bravissimi. Hanno salvaguardato la compattezza della squadra in salita per poi dare tutto nel tratto di discesa e pianura, più di 20 km, prima della salita finale di Villa Vergano. Con l’aiuto dei Saxo, così la fuga di Voeckler è stata riportata a distanza di sicurezza.
Il francese ha cominciato ancora in testa la salita di Villa Vergano, il trampolino verso l’arrivo, ma con soli trenta secondi e si è presto dovuto arrendere. Pozzovivo, già caduto in precedenza, ha aumentato il ritmo con Basso a ruota, ma Rodriguez ha atteso lo stesso punto dello scorso anno, il più duro, per piazzare la sua stoccata. Tutto come previsto: Purito ha cambiato marcia aggredendo le sue pendenze a doppia cifra ed ha fatto la differenza. Valverde ha cercato alleati, Daniel Martin e Majka, per inseguire in discesa, poi ha capito di dover fare da solo, ma quando ormai Joaquim Rodriguez volava verso il suo secondo Lombardia consecutivo. Non sarà il Mondiale, ma per Purito è un grande successo con cui finire la stagione e una battaglia personale vinta contro Valverde che ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Per il capitano della Movistar è un’altra sconfitta, un’altra corsa ad aspettare di essere portato fin sul traguardo senza trovare una variante ad un destino scritto che lo voleva soccombere a Purito sulla salita finale. Martin è finito a terra all’ultima curva, lasciando il terzo gradino del podio a Majka, una delle rivelazioni di questo 2013. E finalmente insieme all’irlandese appena rialzatosi ecco il primo azzurro, un bel Gasparotto al quinto posto ad anticipare i resti del gruppetto in cui hanno concluso anche Pellizotti, Santaromita, Basso e Pozzovivo. Un applauso anche a Visconti, caduto pesantemente nella discesa di Sormano e poi ancora in grado di rientrare ed aiutare i compagni. Deludente invece Ulissi, che ancora una volta paga in una giornata di maltempo.
LE INTERVISTE
Joaquim Rodriguez: “Avrei voluto vincere con la maglia iridata, ma anche così è una grande vittoria. Ero l’uomo da battere, tutti sapevano dove avrei attaccato ed ho vinto arrivando da solo, come volevo. E’ stata una vittoria spettacolare. Quest’anno non sono stato fortunato come l’anno scorso. Ho sempre avuto qualche contrattempo che mi ha impedito di arrivare al 100% e ho ottenuto meno vittorie. Ma la leadership della classifica World Tour dimostra che sono stato il più regolare. Voglio ringraziare i compagni di squadra perchè il tentativo di Voeckler era pericoloso, aveva molto vantaggio, ma hanno fatto un grande lavoro per neutralizzarlo. Questa vittoria mi aiuta a dimenticare la delusione del Mondiale e a ripartire per il 2014 con grandi ambizioni.”
Alejandro Valverde: “Purito ha meritato di vincere, è stato più forte. Sono contento della mia corsa e della mia stagione. Dopo il Mondiale ci sono state tante polemiche, ma da fuori, tra di noi sappiamo che le cose succedono in un momento e che dopo 270 km tutto è difficile. Se avessi inseguito Rui Costa forse avremmo vinto il Mondiale, ma le mie gambe non erano buone. Sono cose che succedono e Purito lo sa”
Philippe Gilbert: “Ho sofferto molto, la corsa è partita fortissimo e siamo andati a blocco tutto il giorno. Ho avuto una crisi di fame ai piedi del Ghisallo, ho perso terreno, poi nel finale sono rientrato in gruppo ma avevo bisogno di recuperare. E’ stata dura ma non mi è mancato molto per arrivare nel gruppo che ha sprintato per il sesto posto. E’ stata una stagione lunga, ora un po’ di riposo”
1 Joaquin RODRIGUEZ OLIVER ESP KAT 6:10:18
2 Alejandro VALVERDE BELMONTE ESP MOV 17
3 Rafal MAJKA POL TST 23
4 Daniel MARTIN IRL GRS 45
5 Enrico GASPAROTTO ITA AST 45
6 Daniel MORENO FERNANDEZ ESP KAT 55
7 Pieter SERRY BEL OPQ 55
8 Franco PELLIZOTTI ITA AND 55
9 Ivan SANTAROMITA ITA BMC 55
10 Robert GESINK NED BEL 55
11 Ivan BASSO ITA CAN 55
12 Thibaut PINOT FRA FDJ 55
13 Juan Antonio FLECHA GIANNONI ESP VCD 55
14 Ben HERMANS BEL RLT 55.