Giro di Polonia, prima a Hutarovich
Pioggia, vento e grandine sulla prima tappa del Giro di Polonia. Il maltempo è stato il grande protagonista della giornata che ha aperto la corsa polacca. Una tappa che prevedeva un facile arrivo allo sprint, ma che invece si è rivelata molto impegnativa e pericolosa per le condizioni meteo. Krikek (Cannondale), Paterski (CCC), Engoulvent (Europcar), Vorobyev (Katusha) e Gradek (Polonia) sono stati i protagonisti della fuga da lontano.
Ad una cinquantina di km dall’arrivo le condizioni meteo sono bruscamente peggiorate, con una violentissima grandinata, pioggia e forti raffiche di vento che hanno investito la corsa. Alcuni alberi sono caduti in mezzo alla strada poco prima del passaggio dei corridori, che sono stati costretti a rallentare. Ma la prudenza non ha evitato diverse cadute, se si deve segnalare a riguardo il ritiro di Brajkovic.
https://www.youtube.com/watch?v=XtI-qtiAbag
Una volta arrivati nel circuito finale i fuggitivi sono tutti caduti uno dietro l’altro in una curva a sinistra, e Paterski è stato il più veloce a ripartire e continuare l’azione. Il polacco ha insistito con grande determinazione, e Engoulvent e Krizek si sono dovuti impegnare a fondo per raggiungerlo, mentre gli altri sono stati ripresi dal gruppo. Le squadre dei velocisti hanno atteso fino all’ultimo a prendere in mano la corsa. La Tinkoff di Rafal Majka ha tirato per decine e decine di km, con la Giant che si è fatta avanti solo negli ultimi 3 km andando a riprendere Paterski che aveva provato ancora l’allungo solitario. Si è così arrivati ad una confusa volata: un ultimo attacco di Cummings (BMC) è andato a vuoto, con il gruppo allungato e spezzettato per le curve e la strada bagnata e le squadre disorganizzate.
Hutarovich (AG2R) è uscito a centro strada ed ha tenuto a bada la rimonta di Maikin (Rusvelo) con una deviazione della traiettoria che però la giuria ha considerato legittima. Terzo posto per Mori (Lampre) in una classifica di giornata decisamente sorprendente. Ma con una giornata climaticamente così difficile i pronostici e le situazioni previste alla vigilia sono saltati. Da segnalare nel finale una brutta caduta di Mezgec (Giant) che è finito contro le transenne a bordo strada.
Purtroppo Fabio Aru è arrivato in grande ritardo, a dieci minuti, a causa di una caduta.
LE INTERVISTE
Yauheni Hutarovich: “Stamani alla partenza faceva molto caldo, c’erano 35 gradi. Poi si è alzato il vento e il clima è cambiato, è cominciato a piovere. Le condizioni erano difficili. Sono caduto nel circuito finale, a 15 km dall’arrivo, ma sono riuscito a rientrare subito. Nel finale ho cercato di rimanere più possibile davanti, poi ho fatto il mio sprint negli ultimi 250 metri e sono riuscito a tenere. La squadra mi ha aiutato molto, soprattutto per rifornirmi di borracce. Domani cercheremo di tenere la maglia gialla”
https://www.youtube.com/watch?v=oDOso88SuUg
1 Yauheni Hutarovich (Blr) AG2R La Mondiale 5:47:50
2 Roman Maikin (Rus) RusVelo
3 Manuele Mori (Ita) Lampre-Merida
4 Guillaume Boivin (Can) Cannondale
5 Marco Haller (Aut) Team Katusha
6 Nikolas Maes (Bel) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
7 Boris Vallee (Bel) Lotto Belisol
8 Sebastian Lander (Den) BMC Racing Team
9 Davide Formolo (Ita) Cannondale
10 Enrico Gasparotto (Ita) Astana Pro Team
11 Grzegorz Stepniak (Pol) CCC Polsat Polkowice
12 Gianluca Brambilla (Ita) Omega Pharma – Quick-Step Cycling Team
13 Christian Meier (Can) Orica Greenedge
14 Theo Bos (Ned) Belkin Pro Cycling Team
15 Timofey Kritskiy (Rus) RusVelo
16 Dominik Nerz (Ger) BMC Racing Team
17 Andrey Amador Bakkazakova (CRc) Movistar Team
18 Pawel Poljanski (Pol) Tinkoff-Saxo
19 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
20 Bartlomiej Matysiak (Pol) CCC Polsat Polkowice.