E’ stato presentato il nuovo percorso del Giro di Lombardia 2014, la Classicissima di chiusura della stagione, anche se in realtà i nuovi calendari globalizzati porteranno successivamente il gruppo a pedalare ancora in Cina. Ma il Lombardia è per tradizione l’ultimo appuntamento davvero storico del grande ciclismo. La classica delle cinque imprese di Fausto Coppi, e recentemente delle doppiette di Bettini, Gilbert e Rodriguez. E’ anche l’ultima grande classica vinta dal ciclismo azzurro, da Damiano Cunego nel 2008, e dopo sei anni si spera che sia proprio l’occasione di rompere il digiuno.
Il nuovo percorso: è più leggero rispetto alle ultime edizioni. Non ci saranno più le lunghe e difficili salite alla Colma e al Muro di Sormano, alla Valcava, e il duro strappo finale di Villa Vergano. Stavolta la parte finale del percorso sarà tutta nella bergamasca, con lo storico Ghisallo nei primi km e salite più morbide e corte fino al ritorno del finale a Bergamo con la rampa verso la città alta.
La partenza del Giro di Lombardia 2014 sarà da Como, per salire alla Madonna del Ghisallo dopo appena 58 km. Poi con una lunga fase pianeggiante il percorso si sposterà nella bergamasca. Si passerà una prima volta da Bergamo dopo 133 km, quindi la breve salita del Colle dei Pasta introdurrà alla parte più impegnativa del percorso. Si salirà a Colle Gallo e soprattutto a Ganda, la salita più difficile del percorso con i suoi 10 km al 7%, gli ultimi 3 al 9%. Ma al Gpm mancheranno ancora 65 km all’arrivo. La discesa porterà verso lo strappo di Bracca, dove un’altra difficile discesa farà da preludio alla salita del Berbenno, un classico. E’ una salita di 4 km e mezzo al 6%, con il Gpm a 26 km dall’arrivo.
E’ in pratica l’ultima salita del Giro di Lombardia 2014, perchè nel finale ci sarà solo lo strappo di Bergamo Alta. Si arriverà a Bergamo da Almè, salendo poi la salita della Boccola con 200 metri di acciottolato verso Largo Colle Aperto. Ai 1800 m dall’arrivo svolta secca con breve strettoia per il superamento di Porta Sant’Agostino. Dopo l’ultimo chilometro svolta a sinistra e ai 250 m ultima curva verso destra che conduce all’arrivo.
E’ un Lombardia certamente più morbido, più leggero, rispetto alle ultime edizioni lecchesi che prevedevano salite lunghe e difficili, da vero tappone da grande giro. Stavolta sarà una corsa più aperta, con più corridori che arriveranno a poter piazzare il colpo nel finale. Anche il vecchio percorso lecchese aveva dei punti deboli, su tutti il lungo tratto piano dopo il Ghisallo e prima di Villa Vergano, che rendeva difficile attaccare da lontano. Ma anche qui è molto probabile che tutto si risolva in un testa a testa nel finale verso Bergamo Alta.
Il più bel percorso nella storia recente del Giro di Lombardia resta secondo noi quello comasco, quello su cui vinse per due volte Bettini: un percorso dall’altimetria non troppo dura, ma con tre salite ravvicinate negli ultimi 50 km, Ghisallo, Civiglio e San Fermo della Battaglia, che la rendevano più imprevedibile e spettacolare.