Negli occhi di tutti rimarrà la sua ultima vittoria, lunedì scorso a Innsbruck nella prima tappa del Tour of the Alps 2017 ma non cancella il dolore per l’improvvisa morte di Michele Scarponi. Il campione marchigiano dell’Astana, conclusa ieri na Trento la breve corsa a tappe tra Austria e Trentino Alto Adige era subito rientrato nella sua Filottrano per abbracciare la moglie Anna e i suoi gemellini, Giacomo e Tommaso, postando con loro felice la foto con le maglie vinte questa settimana. Poi si era alzato presto per una seduta di allenamento sulle sue strade, ma in prossimità di un incrocio è stato centrato da un autocarro guidato da un 57enne della zona che secondo le prime testimonianze non avrebbe dato precedenza, raccontando poi durante il primo interrogatorio di non averlo proprio visto. Un impatto violentissimo, tanto che Scarponi sarebbe praticamente morto sul colpo per le gravi lesioni riportate.
Ciclismo shock, Michele Scarponi è scomparso in un incidente
Michele Scarponi, sin da quando era sbarcato nel professionismo, era diventato per tutti ‘L’aquila di Filottrano’, per la sua capacita di scattare e danzare quando la strada saliva. Ma non era soltanto uno scalatore, efficace come pochi, perché oltre ad essere un campione vero era soprattutto un atleta sempre pronto a mettersi al servizio dei compagni. Nel suo palmarés infatti ci sono il Giro d’Italia 2011, assegnatogli dopo la squalifica per doping di Alberto Contador, ma anche tre tappe al Giro d’Italia, tappe alla Tirreno-Adriatico, la classifica generale del Giro del Trentino 2011, alcune cronosquadre con la Astana. Quello che le statistiche non dicono però è il suo apporto nelle vittorie dei capitani, come nel 2016 quando era stato fondamentale nella rimonta vincente di Vincenzo Nibali al Giro d’Italia.
Michele Scarponi: il ricordo di Fabio Aru, Vincenzo Nibali e Alberto Contador
Al Giro d’Italia 2017 Miche Scarponi avrebbe dovuto guidare la Astana dopo il recente infortunio di Fabio Aru che l’ha ricordato così con un post: “Tragedia infinita. Non esistono parole. Riposa in pace Amico mio”. Commosso anche Vincenzo Nibali, impegnato nel Giro della Croazia 2017: “Non lo so, non ce la faccio ! Non ho parole amico mio…”. E il campione marchigiano è stato ricordato anche da Alberto Contador: “Sono paralizzato e senza parole – ha scritto – era una grande persona e sempre con un sorriso contagioso”. E il CONI ha deciso che nel fine settimana prima di ogni manifestazione agonistica in Italia verrà osservato un minuto di raccoglimento.