Ciclismo 2014, l’Italia torna protagonista
C’è tanta Italia in questo inizio di stagione tra Sudamerica e Australia. Le vittorie di Ulissi, Modolo, Nizzolo, dei giovanissimi Dal Col e Gasparrini, fanno pensare che il ciclismo 2014 potrebbe essere molto più azzurro rispetto alle ultime stagioni. La nuova generazione c’è, soprattutto la classe ’89-’90, ormai quasi pronta al confronto internazionale.
In Australia Diego Ulissi è stato l’unico europeo ad inserirsi tra i campioni di casa, denotando una maturità sempre maggiore.
Non solo le qualità tecniche, ma di Ulissi convincono sempre di più la sicurezza, la freddezza del campione. Al Tour Down Under lo si è visto battagliare con campioni come Evans, Porte e Gerrans senza sbagliare un colpo e mettendoli spesso in difficoltà. Se dimostrerà di superare lo scoglio della distanza il futuro delle classiche sarà suo, anche già dalla prossima primavera.
Sacha Modolo e Giacomo Nizzolo hanno battuto avversari di spessore in Argentina nel Tour de San Luis. Con già quattro stagione alle spalle, il corridore della Lampre Merida può alzare l’asticella. Crediamo che l’estate sia il periodo in cui può dare il meglio: il Tour de France e le classiche d’agosto come Amburgo o Plouay sono, secondo noi, le corse a cui può puntare. Giacomo Nizzolo ha fatto vedere doti importanti in volata e nelle classiche veloci. Con il tempo acquisirà quella continuità che gli permetterà di diventare un campione.
Altra ruota veloce è Rino Gasparrini, sprinter puro della continental Mg KVis Trevigiani, a segno alla Vuelta al Tachira. E’ uno dei segni che l’inversione di tendenza nel ciclismo italiano sta arrivando: le tante squadre continental che sono nate quest’inverno faranno fare ai nostri giovani delle esperienze molto più qualitative rispetto alla classica carriera dilettantistica. Gasparrini è uno dei corridori più interessanti che possono beneficiare di questa nuova tendenza.
Tutto aspettando l’inizio di stagione degli altri corridori che consideriamo dei campioni sicuri, Matteo Trentin per le classiche e Fabio Aru per le grandi corse a tappe.