Cancellara: Regole per il caldo
Il grande caldo è il protagonista principale di queste prime tappe della Vuelta Espana. Non è una novità, spesso la Vuelta è stata più calda ancora del Tour de France. Quest’anno poi si sta pedalando nell’estremo: sempre pioggia al Tour, caldo asfissiante alla Vuelta. Ieri Contador ha dichiarato che si sono raggiunti i 46 gradi, davvero una situazione al limite per poter correre.
Dopo la tappa Fabian Cancellara, una voce che si fa sempre sentire più delle altre, è stato molto chiaro: “Nel ciclismo non ci sono regole sul caldo. L’Uci fa regole sui materiali ma deve pensare anche alla salute dei corridori. Ho perso quattro chili e mezzo, ho bevuto tantissimo ed ho avuto i crampi: motore surriscaldato”.
Annotazione giusta, si deve pensare alla salute dei corridori, ma anche di difficile soluzione: se ci sono 40 gradi si annullano le corse? Con il clima che c’è in Spagna in questo momento di andrebbe ad annullare mezza Vuelta. Forse si potrebbe spostare la partenza di una corsa notoriamente calda come la Vuelta Espana di un paio di settimane, riempiendo il mese di agosto con gare più nordiche. Il calendario del ciclismo va verso una riorganizzazione generale e pensiamo che una diversa sistemazione di alcune corse tenendo in conto i fattori climatici possa essere l’unica soluzione valida, fermo restando che il ciclismo è uno sport che si pratica all’aperto e che caldo, freddo, pioggia e vento ne fanno parte.