A poche settimane dall’inizio del Tour de France sembra incrinarsi clamorosamente il rapporto tra Vincenzo Nibali e la Astana. Il corridore siciliano ha ricevuto a fine aprile una lettera da Alexandre Vinokourov, Team manager della squadra kazaka, che lo rimprovera per gli scarsi risultati raggiunti. “Noi paghiamo molto e chiediamo risultati all’altezza” si leggerebbe nella lettera della squadra al corridore.
In verità dal suo arrivo alla Astana Nibali ha conquistato il Giro d’Italia, la Tirreno Adriatico e il secondo posto alla Vuelta Espana, tutti risultati raccolti nella passata stagione. In questo 2014 Nibali non è partito bene, non ha conquistato nessuna vittoria, ma il suo vero obiettivo è il Tour de France. Si può dire che la sua vera stagione non è ancora cominciata. Sembrano quindi parole un po’ sopra le righe quelle di Vinokourov, e forse dietro a questa presa di posizione c’è altro. Si parla di una frizione tra la componente italiana e quella kazaka della squadra per la gestione dei corridori, la scelta dei materiali, dei programmi di corse ed anche a livello medico.
Ma anche l’ascesa di Fabio Aru potrebbe aver portato i kazaki a fare nuovi programmi. Nibali ha un contratto lungo e molto oneroso con la Astana. Con l’esplosione di Aru, già cercato da molte altre squadre, potrebbe essere difficile tenere entrambi i campioni in squadra. Per questo la Astana potrebbe cercare uno spunto per rompere con Nibali e puntare tutto per il futuro su Aru. Ad ogni modo sembra poco opportuna questa presa di posizione di Vinokourov che certamente acuirà le tensioni a poche settimane dal Tour.