Alexander Kristoff alla Vattenfall Cyclassic 2014

All’interno classifiche, video e interviste a Kristoff e Nizzolo – Pronostico rispettato. Da favorito Alexander Kristoff ha conquistato la Vattenfall Cyclassic, la classica tedesca che si corre ad Amburgo. Il velocista norvegese ha aggiunto un’altra perla alla sua straordinaria stagione iniziata con la vittoria della Sanremo. Un buon Nizzolo si è preso un bel secondo posto davanti a Gerrans, mentre hanno deluso Greipel e Kittel.

La corsa, una delle poche classiche per velocisti del circuito World Tour, ha avuto un andamento scontato. Matzka (NetApp), Thurau (Europcar) e un ottimo Bonifazio (Lampre) hanno guidato la corsa con una fuga che si è protratta fino ad una trentina di km dall’arrivo. Le squadre dei velocisti si sono alternate in testa al gruppo tenendo sempre sotto controllo la situazione.

La corsa si è poi animata nei due passaggi sul Waseberg, la classica collinetta della corsa affrontata a 28 e a 16 km dall’arrivo. La Omega è stata attivissima, facendo capire che le condizioni di Cavendish non davano grandi garanzie. Un brillantissimo Alaphilippe ha lanciato l’attacco, e dopo lo scollinamento si è formato un gruppo con anche Trentin (Omega), Boaro (Tinkoff) e Marcato (Cannondale). Ma il gruppo si è rapidamente riorganizzato e proprio all’imbocco dell’ultimo Waseberg ha annullato l’azione nonostante il tentativo isolato di Boaro e un ulteriore scatto di Alaphilippe.

La volata di Alexander Kristoff

Boasson Hagen (Sky) e Van Avermaet (BMC) hanno tentato negli ultimi km pianeggianti, ma la Giant si è riorganizzata andando a riprendere tutti i tentativi di fuga. Il gruppo si è rinfoltito andando così a giocarsi la corsa con uno sprint generale. Le squadre dei favoriti nn sono state però più in grado di organizzare un vero treno dopo aver speso tante energie per ricucire il gruppo. Così dopo una corsa tirata e uno sprint poco organizzato è emerso ancora una volta un grande Alexander Kristoff. Il norvegese della Katusha si è riparato dietro agli avversari, poi è uscito ai 200 metri. Nizzolo (Trek) ha cercato di contrastarlo ma il norvegese è scappato via con una marcia in più, davvero incontenibile. Per il velocista azzurro un buon secondo posto, ennesimo piazzamento della stagione, ma stavolta crediamo senza rimpianti vista la chiara superiorità di Kristoff. Buon terzo Gerrans (Orica) a dimostrazione di uno sprint non da velocisti puri, poi Appollonio (AG2R) e Cavendish (Omega). L’ex iridato ci ha provato con caparbietà ma non ha resistito alle sollecitazioni di una volata dura come questa, dovendo risedersi sul sellino dopo due pedalate. E solo sesto è stato Kittel, che ha superato il Waseberg ma non ha più trovato le energie per sprintare davvero. Per ora queste non sono le sue corse. Ancora peggio Greipel, che ha corso spesso nelle prime posizioni ma nel finale è sparito. Modolo si è invece dovuto ritirare per il riacutizzarsi dei dolori alla schiena ricordo della caduta dell’Eneco Tour.

Per il ciclismo italiano una buona giornata: il podio di Nizzolo, le belle prove di Trentin, Boaro e Marcato, buone notizie in vista delle convocazioni iridate. Ma anche gli avversari, Kristoff e Gerrans su tutti, hanno dimostrato di esserci ancora. Vedremo tra un mese.

LE INTERVISTE

Alexander Kristoff: “Ho avuto Brutt e Haller ad aiutarmi negli ultimi km. Nel finale sono rimasto un po’ bloccato ma alla fine sono riuscito a portarmi davanti. Ai 300 metri sono arrivato in prima posizione ho iniziato la volata gradualmente, nessuno è riuscito a venirmi dietro. Questa corsa mi è sempre piaciuta, l’ho sempre corsa da quando sono professionista ma non avevo mai vinto. Finalmente ce l’ho fatta, ora è sicuramente una delle mie corse preferite”

Giacomo Nizzolo: “Se penso che 15 giorni fa con il virus che ho avuto in Vallonia posso essere contento. Le sensazioni non erano tra le migliori, all’Eneco ho lottato con la mia bici e con questa prestazione posso essere soddisfatto. Il secondo posto è un bel risultato, considerando i velocisti che c’erano qui. Prima dell’ultima salita la squadra mi ha aiutato a rimanere davanti. Nel finale avevo Hondo. Ho preso la ruota di Kristoff che per me era il favorito. L’avevo già detto ai ragazzi ieri che il corridore migliore e il più in forma era Kristoff e alla fine ho avuto ragione perchè ha vinto lui. Ho sempre trovato qualcuno più forte di me in questa stagione, al Giro e qui. Se uno dei tanti secondi posti fosse stato una vittoria la mia stagione sarebbe cambiata di molto”

1. Alexander Kristoff (Katusha)
2. Giacomo Nizzolo (Trek Factory Racing)
3. Simon Gerrans (Orica-GreenEdge)
4. Davide Appollonio (AG2R La Mondiale)
5. Mark Cavendish (Omega Pharma-Quick Step)
6. Marcel Kittel (Giant-Shimano)
7. Davide Cimolai (Lampre-Merida)
8. Raymond Kreder (Garmin-Sharp)
9. Juan José Lobato (Movistar Team)
10. Silvan Dillier (BMC Racing Team).

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