Alejandro Valverde alla Liegi 2015
Tris alla Freccia Vallone e tris alla Liegi Bastogne Liegi. Alejandro Valverde ha messo le mani sulla Doyenne per la terza volta, vincendo da favorito nonostante gli attacchi della Astana e l’accerchiamento finale della Katusha. Il giovane francese Alaphilippe conferma l’exploit della Freccia ed è ancora secondo allo sprint, con Rodriguez al terzo posto.
E’ stata una Liegi dura, corsa ad alto ritmo, con le squadre più importanti che hanno aperto presto la bagarre e con la pioggia a rendere tutto più difficile nel finale. Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga con Montaguti (AG2R), Ulissi (Lampre), Vergaerd (Topsport), Chevrier (IAM), Minnaard (Wanty), Turgis (Cofidis), Benedetti (Bora-Argon) e Quaade (Cult).
Il gruppo però ha cominciato subito ad inseguire spinto un po’ a sorpresa dalla Europcar, non certo una delle squadre favorite al successo finale. I francesi hanno tenuto sempre alto il ritmo, e già nella fase centrale della corsa la fuga è stata portata a tiro. La Astana ha deciso poi di uscire allo scoperto ben presto per rendere la corsa dura e cercare così di dare più opportunità a Nibali. Già sullo Stockeu, ad un’ottantina di km dall’arrivo, gli Astana hanno lanciato la bagarre con una serie di attacchi che poi hanno portato al comando un terzetto composto da Kangert e Scarponi (Astana) con Chaves (Orica), che si sono sostituiti alla fuga del mattino.
Katusha e Movistar sono così state costrette a prendere in mano il gruppo. Poco prima della Redoute una maxicaduta ha spezzato il gruppo e tagliato fuori Daniel Martin (Cannondale) e Simon Gerrans (Orica), gli ultimi due vincitori della Liegi, due corridori che quest’anno stanno collezionando una caduta dietro l’altra. Il gruppo è così arrivato già ben ridotto alla Redoute, dove nessuno si è mosso. La battaglia è stata spostata, come negli ultimi anni, sulla Roche aux Facons, a 20 km dall’arrivo, dove Scarponi e Chaves sono stati raggiunti. E’ stato Roman Kreuziger (Tinkoff) a giocare la sua carta, la chance dell’outsider, scatenando la reazione delle seconde punte delle squadre più forti. Giampaolo Caruso (Katusha) si è fatto trovare pronto, Fuglsang (Astana) ha atteso un po’ ma poi è riuscito a rientrare completando così un quadro tattico davvero promettente.
Ma con il trio Kreuziger – Caruso – Fuglsang lanciato all’attacco e con la Movistar di Valverde un po’ sguarnita è arrivato Stybar (Etixx) a dare l’impulso decisivo alla rincorsa per non far decollare l’azione dei tre al comando. Alle porte di Liegi, sul Saint Nicolas, Valverde ha dato il primo colpo che ha tolto di mezzo il malconcio Gilbert (BMC) e un deludente Kwiatkowski (Etixx). Anche Nibali ha provato a muoversi ma senza grande forza e il siciliano ha poi pagato provocando la frattura decisiva che ha lanciato un gruppetto di una dozzina di uomini che ha annullato la fuga di Kreuziger, Caruso e Fuglsang ed è andato a giocarsi il finale. Sulle pericolose curve in pavè nel centro di Liegi è stata la Katusha a condurre il gioco, con Caruso sacrificato a dettare il ritmo e poi l’affondo di Daniel Moreno all’ultimo km, quello di nuovo in pendenza verso il traguardo di Ans. Valverde, ormai solo, è sembrato non riuscire a chiudere, e invece il murciano ha giocato alla grande aspettando gli ultimi 500 metri per sparare il colpo buono, andare a chiudere su Moreno e imporre il suo sprint. Alle sue spalle si è fatto largo con grande decisione Julian Alaphilippe, il nome nuovo di queste classiche delle Ardenne. E a Rodriguez è rimasto un terzo posto davanti a Rui Costa e Kreuziger. Unico italiano nel gruppetto di testa un buon Pozzovivo, ottavo, che non è mai riuscito però a prendere l’iniziativa.
Davvero grande Valverde, in una giornata in cui la Movistar è stata in inferiorità numerica nelle fasi decisive ha saputo fare ogni mossa giusta dimostrando di essere il numero uno. Ma grandi applausi anche per Alaphilippe che al primo approccio con la Liegi ha fatto una corsa incredibile, sempre alla pari con i campioni, tra i più forti sul Saint Nicolas dove è affondato il suo leader Kwiatkowski, e ancora capace di uno sprint mozzafiato. Katusha e Astana sono state le uniche squadre che hanno provato a cambiare il copione di una Liegi che voleva Valverde sicuro vincitore, ma del resto tra le altre squadre, tra infortuni e cadute non c’era molto da fare. Brava la Astana anche se Nibali ha dimostrato nel finale di non essere ancora il miglior Nibali, e brava la Katusha che ha provato per 20 km ad attaccare Valverde ed ha almeno fatto sudare fino in fondo la vittoria al murciano.
https://www.youtube.com/watch?v=uZYf5ujEvzo
1º Alejandro Valverde (Movistar)
2º Julian Alaphilippe (Etixx-Quick Step)
3º Joaquim Rodríguez (Katusha)
4º Rui Costa (Lampre-Merida)
5º Roman Kreuziger (Tinkoff-Saxo)
6º Romain Bardet (Ag2r La Mondiale)
7º Sergio Luis Henao (Sky)
8º Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale)
9º Jakob Fuglsang (Astana)
10º Dani Moreno (Katusha).