Silvio Herklotz, Recioto tedesco
Parla tedesco il Palio del Recioto, la classica internazionale per under 23 ed elite di Negrar. Con un gran numero nel finale il tedesco Silvio Herklotz si è confermato uno dei fenomeni emergenti della nuova generazione che sta riportando il ciclismo tedesco ad altissimi livelli. Herklotz era già arrivato secondo un anno fa, quando era al debutto nella categoria e nonostante una caduta. Quest’anno se ne è andato con un gruppetto sulle ultime difficoltà di giornata, staccando poi tutti in discesa per raggiungere in solitario il traguardo. Un altro numero di classe dopo il bel secondo posto di appena 24 ore prima al Giro del Belvedere, altra classica internazionale.
In 188 si erano presentati al via per il Palio del Recioto di Negrar, organizzato da Grandi Eventi Valolicella. Dopo una trentina di chilometri si è formata la prima fuga con ben 19 atleti. Zhuralev e Samolenkov (Lokosphinx), Vermeulen (BMC), Di Remigio (Mg K Vis), Logica (General Store), Isibashi (Giappone), Matos e Barbio (Portogallo), Guizzetti e Merelli (Valle Seriana), Mager (Team Stolting), Rozin (Team 21), Velasco e Berlato (Zalf), Flakemore (Australia), Meggiorini (Delio Gallina), Ciccone (Colpack), Filip (SKC Tufo) e R. Rumsas (Altopack) hanno provato a far saltare il banco di Negrar raggiungendo un vantaggio massimo di poco superiore ai cinque minuti quando mancavano ancora un centinaio di chilometri al traguardo.
La Astana continental però ha reagito lanciando l’inseguimento del gruppo: il ricongiungimento si è concretizzato al chilometro 130 ma la tregua, nel gruppo composto da appena 52 unità, è durata ben poco.
Il gran finale, sulle rampe che conducono a San Rocco e Corrubio è vissuto sul forcing degli uomini del Team Colpack: Iuri Filosi e Manuel Senni hanno accelerato e sulla loro scia hanno resistito solo il trentino Stefano Nardelli (Gavardo), l’australiano Robert Power e il tedesco Silvio Herklotz (Team Stolting).
Se in salita non è mancato lo spettacolo, è stata la discesa a riservare i colpi di scena più clamorosi: prima l’incidente meccanico che ha costretto Iuri Filosi ad alzare bandiera bianca, poi l’attacco di Silvio Herklotz che ha sorpreso gli avversari e ha proiettato il tedesco sul rettifilo d’arrivo di Negrar. A quel punto, per lo sportivissimo pubblico del Palio del Recioto, l’epilogo è stato chiaro: applausi a scena aperta per Herklotz ma anche per Power, Nardelli, Senni e per tutti gli altri protagonisti di una indimenticabile giornata di grande ciclismo, che hanno tagliato l’arrivo alla spicciolata.
LE IMPRESSIONI DEI PROTAGONISTI – “Questa è una corsa molto impegnativa” ha raccontato, felicissimo, dopo l’arrivo Silvio Herklotz “Io amo le gare dure e italiane: la prova di oggi è sia l’una che l’altra, quindi per me è l’ideale. Già in mattinata mi sentivo bene, ma tante volte si ha una buona condizione e poi non si vince. Oggi la mia squadra è stata fortissima” ha proseguito. “Quando è partita la fuga io avevo un compagno davanti e, così, ho aspettato. L’attacco in discesa? Io avrei attaccato anche in salita, ma tutti mi controllavano. Così, al momento buono, mi sono giocato le miei carte. Un po’ di paura in discesa l’avevo, visto com’era finita l’anno scorso, ma alla fine tutto è andato per il meglio”.
Era chiamato a difendere il titolo conquistato dal compagno di nazionale Caleb Ewan nel 2013 e non ha deluso le attese, Robert Power. Secondo al oltrepassare la linea bianca veneta e bravo a regolare gli avversari nella volata che ha assegnato i gradini più bassi del podio. “All’inizio non stavo molto bene” ha spiegato l’australiano. “Poi sono riuscito a trovare il ritmo. Ci ho provato sino alla fine e ho conquistato un bel secondo posto. Sono rimasto colpito positivamente da questa gara. E’ la prima volta che vi prendo parte ed è bellissima, organizzata in maniera davvero impeccabile”.
Grande felicità anche per il terzo di giornata, nonché primo degli italiani, Stefano Nardelli. “Ero venuto qui con l’idea di vincere. Avevo poche gare nelle gambe, ma sapevo di andare forte e di essermi preparato come dovevo” ha sottolineato il portacolori della Gavardo Tecmor. “Speravo di vincere, ma un terzo posto in una gara cosi è comunque buono. All’ultimo chilometro ho giocato d’anticipo, perché ho visto che non c’era collaborazione: alla fine mi hanno superato, ma sono comunque contento Questa è anche una corsa dove l’esperienza conta molto; bisogna conoscerla alla perfezione, non si può improvvisare niente e io credo di essere maturato molto, negli ultimi anni. Adesso mi concentrerò sulle gare a tappe, Nettarine e val d’Aosta”.
Entusiasta per la grande giornata di sport anche tutto l’entourage di Grandi Eventi Valpolicella: “Oggi ci ha premiati anche il sole” ha sottolineato l’anima della manifestazione, Stefano Bonfioli “Gli atleti hanno dimostrato di essere all’altezza di una gara vera come erano i 180 chilometri di questa edizione del Palio del Recioto e il pubblico non ha fatto mancare il proprio supporto: è stato uno spettacolo straordinario, meglio di così non poteva proprio andare” ha aggiunto il presidente di Grandi Eventi Valpolicella, Tullio Perina.
Ordine d’arrivo:
1° Silvio Herklotz (Team Stolting)
che compie i 181 km in 4h54’28” alla media dei 36.880 km/h
2° Robert Power (Australia) a 9″
3° Stefano Nardelli (Gavardo Tecmor)
4° Manuel Senni (Colpack)
5° Lukas Spengler (BMC Dev. Tem) a 26″
6° Iuri Filosi (Colpack) a 35″
7° Luka Pibernik (Radenska) a 1’03”
8° Michele Scartezzini (Continental Team Astana) a 1’09”
9° Gianni Moscon (Zalf Euromobil Désirée Fior)
10° Simone Sterbini (Palazzago)
Iscritti: 196 Partiti: 188 Arrivati: 46
Classifica speciale a squadre “I corsari del Palio”:
1. Team Colpack 111 p.
2. Zalf Euromobil Désirée Fior 72 p.
3. BMC Development 37 p.
4. Mg K Vis Trevigiani 26 p.
5. Radenska 21 p.
Premio speciale “Corsaro Nero” a Simone Velasco (Zalf).