Evgeny Shalunov al Gp Liberazione 2014
Niente sprint al Gp Liberazione 2014. La classicissima romana si è confermata corsa molto più difficile e tecnica di quanto possa dire un’altimetria senza grandi impennate. Con un’azione solitaria di una trentina di km si è imposto il russo Evgeny Shalunov, un corridore già molto esperto nonostante i suoi 22 anni. Shalunov è al terzo anno di professionismo con la squadra continental russa Lokosphink che abbiamo visto correre spesso anche nelle gare pro italiane come il Laigueglia o il Nobili. Nel suo palmares anche già un successo alla Vuelta Rioja, corsa professionistica spagnola, e uno stage con la Radioshack, oltre ad una ricca bacheca da pistard come un po’ tutti i russi.
La corsa ha vissuto presto la sua svolta decisiva, con un gruppetto di nove corridori che si è avvantaggiato già nel terzo giro. Un’azione risultata determinante. A comporla Giuseppe Sannino (Team Pala Fenice), Simone Velasco (Zalf Euromobil Desiree Fior), Alessandro Riccardi (Vega – Hotstand), Gasper Katrasnik (Nazionale Slovena), Alberto Amici (M.I. Impianti Guerciotti), Evgeny Shalunov (Lokosphink), Mirko Gozio (Gavardo Tecmor), Jacopo Mosca (Viris Maserati), Giacomo Menchetti (Acqua & Sapone Team Mocaiana). Gli attaccanti riescono ad avere un vantaggio massimo di 1’55”.
A 8 giri dalla conclusione la corsa esplode e, complice anche il vento, il plotone si fraziona in due parti. Tanti corridori cercano di portarsi all’inseguimento dei nove davanti, ma nessun gruppetto riesce a prendere il sopravvento. Menchetti si stacca a 7 giri dal traguardo, lasciando gli attaccanti in otto, mentre il loro vantaggio sul plotone inizia a calare sensibilmente. Shalunov, che aveva promosso la fuga decisiva di giornata, tenta l’azione solitaria abbandonando i suoi compagni di fuga a 5 giri dal termine: grazie alle proprie doti da pistard il corridore russo riesce ad incrementare sempre di piu’ il proprio vantaggio sugli inseguitori, che prima rimangono in quattro e poi vengono riassorbiti completamente dal plotone. L’ultimo giro è un’apoteosi per Shalunov, che corona cosi’ una fuga solitaria lunga piu’ di 30 km.
La Russia torna cosi’ a vincere al GP Liberazione 22 anni dopo il successo di Davidenko, che trionfo’ proprio nell’anno in cui nacque Shalunov. “Vincere a Roma e’ una grande emozione – spiega il vincitore – il successo mi mancava dal 2012, ma qui e’ stato piu’ difficile perche’ la corsa e’ stata tiratissima.
“Purtroppo siamo rimasti con soli due corridori nel gruppo, Consonni e Filosi” spiega il Ds della Colpack, Gianluca Valoti “perché il resto dei ragazzi non sono stati bene e quindi non abbiamo potuto organizzare un ricongiungimento sui fuggitivi ed il russo ne ha approfittato per andare a vincere. Restiamo soddisfatti perché Filosi ha offerto ancora un’ottima prestazione e Consonni si è confermato corridore completo e competitivo in queste gare importanti e su questo tipo di percorso. Guardiamo con fiducia alla prossime corse”.
Spettatore interessato il CT della nazionale italiana Under 23 Marino Amadori: “Complimenti al vincitore, perche’ e’ andato molto forte, troppo per i nostri azzurri che lo conoscono bene, visto che e’ arrivato quarto alla prova di Coppa del Mondo in Olanda. Mi sono piaciuti Consonni, Bertazzo e Simion, ma ho visto anche un bel Filosi”.
“Nel rettilineo d’arrivo ero molto provato dall’azione fatta nell’ultimo giro ma non potevo mollare, dovevo fare il possibile per conquistare il secondo posto – racconta Liam Bertazzo, terzo classificato per la MG KVis Trevigiani -. Consonni arrivava con uno slancio maggiore e mi ha battuto. Peccato, perché stavo pregustando il secondo posto. Comunque sono soddisfatto della mia prestazione, un podio al Liberazione ha un grande valore. I miei compagni sono stati grandiosi. Quando ha preso il largo la fuga siamo stati noi a prendere le redini della corsa e ci siamo guadagnati i complimenti delle altre squadre. Tirando le somme, per noi è stata una giornata decisamente positiva”.
Per quanto riguarda i premi speciali legati ai traguardi volanti, il premio Tonelli e’ stato vinto da Giuseppe Sannino, mentre Evgeny Shalunov si e’ aggiudicato il premio Gino Sala.
Trofeo Lazzaretti – Nella mattinata si e’ svolta anche la ventesima edizione del Trofeo Lazzaretti, importante gara riservata alla categoria Juniores. La corsa si e’ svolta su 15 giri dello stesso circuito del GP Liberazione.
Dopo una serie di attacchi iniziali, l’azione piu’ importante e’ nata al terzo dei quindici giri che i corridori hanno affrontato. Ad allungare sono stati quattro uomini: Fabrizio Galeno (Cycling Team Coratti), Paolo Baccio (Pippo Caruso), Gerardo Caliendo (Grumese) e Andrea Martini (Forno Pioppi). Tra di loro nelle primissime battute si e’ fatto notare anche Gianluca Pirazzi (Cycling Team Coratti).
Dopo due giri Baccio allunga sui compagni di fuga e resta da solo al comando, accumulando un vantaggio massimo di 1’03” sul gruppo a 7 giri dal termine. A 5 tornate dalla conclusione, pero’, Vincenzo Albanese (Stabbia Ciclismo) lo raggiunge in testa con una grande accelerata: i due rimangono davanti da soli fino alla fine e nella volata a due Albanese ha la meglio.
https://www.youtube.com/watch?v=jKg-3SEiDtE
Ordine d’arrivo 69/o Gran Premio della Liberazione:
1 – Evgeny Shalunov (Lokosphink) media 41,362 km/h 138 km
2 – Simone Consonni (Colpack) a 25”
3 – Liam Bertazzo (MgKvis Norda Trevigiani) st
4 – Paolo Simion (Mastromarco Sensi Dover) st
5 – Iuri Filosi (Colpack) st
6 – Diego Brasi (Team Pala Fenice) st
7 – Andrea Meggiorini (Gallina Colosio) st
8 – Luka Pibernik (Nazionale Slovena) st
9 – Andrea Toniatti (Zalf Euromobil Desiree Fior) st
10 – Andrea Vendrame (Marchiol Emisfero) st
Ordine d’arrivo Trofeo Lazzaretti:
1 – Vincenzo Albanese (Stabbia Ciclismo) 84 km in 2h10’10” media 38,720 km/h
2 – Paolo Baccio (Geom. Pippo Caruso)
3 – Lorenzo Garzi (Gs Forno Pioppi)
4 – Alberto Stinchelli (Uc Petrignano Tutti a Ruota)
5 – Yuri Colonna (Team Franco Ballerini)
6 – Michele Abecenate (Postumia 73 Dino Liviero)
7 – Luigi Matrone (Gs Imperiale Grumese)
8 – Gabriele Lancia (Ternana Ciclismo Capobianchi)
9 – Gerardo Caliendo (Gs Imperiale Grumese)
10 – Andrea Martini (Forno Pioppi).