Ciclismo del 9 febbraio 2015
Wiggins: Nel ciclismo su strada si parla solo di doping
Ormai alle ultime corse prima di abbandonare definitivamente la strada per la pista, Bradley Wiggins si è lasciato andare ad alcune confessioni al quotidiano spagnolo AS. “Sono stato prima pistard, poi stradista tornerò pistard. Mi sono goduto di più la pista. Nel ciclismo su strada se vinci ti chiedono solo del doping” ha dichiarato Wiggins “La pista non funziona così. Stanca dover parlare sempre delle stesse cose, se questo o quello sono puliti. Io sono orgoglioso di aver sempre corso pulito”.
Molto chiara e senza giri di parole anche la risposta alla domanda sulle sue relazioni con Froome: “Non ci vediamo da due anni, dal Tour del’Oman 2013. Sappiamo uno dell’altro solo attraverso quello che leggiamo sui mezzi di comunicazione. Ma non è un’eccezione, non conservo i contatti anche con altra gente del ciclismo. Lui è un grande corridore e l’ha dimostrato”.
Cancellara: Non correrò ancora per molto
In un’intervista al quotidiano spagnolo Deia, Fabian Cancellara ha fatto capire che il suo contratto con la Trek in scadenza nel 2016 potrebbe essere l’ultimo della sua gloriosa carriera. “Voglio ritirarmi al massimo livello” ha rivelato Cancellara “Ho ancora motivazione, ma solo al mio quindicesimo anno da pro. Non ci sono tanti corridori con una carriera così lunga. Credo che sarebbe un buon momento per smettere. Non continuerò fino a 40 anni come Voigt o Horner”.
Cancellara non nasconde un’ambizione nuova: “Perchè non la presidenza dell’Uci? So che è complicato. Ci sono problemi di politica e denaro. L’Uci, le squadre e il Tour de France sono i tre grandi protagonisti del ciclismo e devono vincere insieme. Sarebbe la cosa migliore per il ciclismo, sarebbe un beneficio per tutti”.
Chalapud campione colombiano
Si è concluso ieri sera il Campionato colombiano in linea. Dopo la vittoria di Rigoberto Uran nella cronometro, è Robinson Chalapud a conquistare la maglia di campione in linea. La corsa ha visto una bella fuga di Dayer Quintana, il fratello minore di Nairo, raggiunto nel finale da altri corridori e poi all’ultimo km dal gruppo. La volata finale è stata segnata da una caduta ed ha visto il successo di Chalapud su Jaramillo, Romero e Uran. Tra i corridori caduti anche Nairo Quintana, ma per fortuna senza conseguenze.
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