Vuelta, quattordicesima tappa in salita
Alla Vuelta 2015 comincia oggi una tre giorni che potrebbe dare un volto definitivo alla classifica in attesa della cronometro individuale di 38 km in programma mercoledì prossimo a Burgos dopo il secondo giorno di riposo. Intanto è il giorno di un altro arrivo in salita con la quattordicesima tappa, la Vitoria – Fuente del Chivo di 215 km.
Un arrivo per cuori forti
Una tappa che promette spettacolo anche se è decisamente meno dura rispetto a quella di Andorra. In ogni caso ci sono quasi 2.000 metri di dislivello da scalare: l’antipasto a quello che arriverà nel finale è l’ascesa al Puerto del Escudo alla cui sommità mancherà una sessantina di chilometri al traguardo. Da lì in poi non un metro di discesa e di pianura ma tutto falsopiano per arrivare alla scalata finale verso il traguardo. Una salita che la Vuelta ha affrontato anche in passato, ma si arrivava più in basso e non c’erano quei cinque chilometri finali presenti invece oggi e che si riveleranno indigesti per molti, soprattutto alla fine quando si toccano punte del 16% che tra sole e vento potrebbero diventare infiniti soprattutto per chi come Quintana nei giorni scorsi ha accusato la febbre.
Oggi c’è anche la Parigi-Bruxelles
Oggi per i professionisti altri appuntamento clou con la Brussels Cycling Classic, per tutti la Parigi-Bruxelles che solitamente si risolve in volata e ha tantissimi pretendenti alla vittoria finale partendo dal campione del mondo Michal Kiatkowski. Con lui anche Tom Boonen, Atnaud Demare, Marcel Kittel e Julian Alaphilippe, ma anche molti azzurri come Sascha Modolo, Pippo Pozzato, Andrea Guardini, Fabio Felline e Marco Marcato,. Al via oltre alla Lampre-Merida anche tre Professional italiane, Androni-Sidermec, Nippo-Fantini e Southeast