Ciclismo del 27 aprile 2015
Arashiro e Brambilla, bollettino dalla Liegi
Il giapponese Arashiro e Gianluca Brambilla sono i due infortunati più seri delle tante cadute che si sono verificate alla Liegi di Ieri. Arashiro ha fratture multiple ad omero, scapola e costole. Per Gianluca Brambilla frattura della clavicola. Nessuna grave conseguenza invece per Gerrans e Roche.
Gaviria infortunato
Il giovane talento colombiano Fernando Gaviria, già sotto contratto con la Etixx per le prossime stagioni, si è infortunato nella Vuelta de la Juventud, corsa a tappe colombiana. Per Gaviria frattura della clavicola, operazione e sei settimane previste di stop.
Ravasi, Croazia in maglia bianca
Edward Ravasi torna dal Giro di Croazia con la grande soddisfazione della vittoria nella classifica dei giovani. Il corridore del Team Colpack ha gareggiato al fianco dei professionisti nella corsa croata, correndo con la maglia della nazionale. Una bella esperienza per Ravasi, terzo anno tra i dilettanti e il sogno del passaggio tra i pro. “È stata veramente una bella esperienza e una grande soddisfazione” racconta Ravasi “correre e misurarsi con i professionisti è sempre bello e poi questa corsa mi ha dato una grande soddisfazione personale perché essere lì davanti a competere con gente che ha anche corso dei Tour de France è stato importante. Vincere poi la maglia bianca è stata la ciliegina sulla torta. Partivo con l’intenzione di testare il mio stato di forma che sapevo essere già buono, venivo da due vittorie (Longa di Schiavon e Giro della Provincia di Biella) e da un’ottima prestazione alle Liegi-Bastogne-Liegi Under 23. Perché in Belgio fino a 10 chilometri dall’arrivo ero lì davanti con i migliori, ero in fuga e se non ci avessero fatto sbagliare strada credo che mi sarei potuto giovare un posto nei primi cinque”.
Gabburo, un bell’Appennino
Anche al Giro dell’Appennino la nazionale di Davide Cassani ha ricavato un buon bottino di esperienza. Davide Gabburo si è messo in luce chiudendo al decimo posto, un bel risultato per il giovane corridore della General Store, dietro solo a professionisti di spessore. “Correre tra i professionisti per un ragazzo di 22 anni è sempre una grande emozione” ha commentato il suo Ds Francesco Rossignoli “Nonostante questo Davide ha corso in maniera generosa al Giro del Trentino arrivando sempre a ridosso dei migliori. In più era compagno di stanza di un atleta esperto come Luca Paolini e oggi ha saputo mettere a frutto gli insegnamenti ricevuti chiudendo addirittura in decima posizione al cospetto di un intero gruppo di professionisti”.