Ciclismo del 26 agosto 2015

Vuelta, c’è la quinta tappa

Dopo il successo di Alejandro Valverde che ha voluto mettere il suo sigillo nella quarta tappa, oggi la Vuelta 2015 vivrà la sua quinta frazione: è la Rota-Alcalá de Guadaíra (167,3 chilometri con arrivo nei dintorni di Siviglia), che ancora una volta è stata disegnata per le ruote veloci ma presenta un finale insidioso, tanto da sembrare ideale anche per gli scattisti come il capitano della Movistar.

Un arrivo per scattisti veloci

Il percorso, dopo quattro giorni in cui la Vuelta 2015 ha costeggiato il mare dell’Andalusia, prevede un largo tratto nell’interno senza eccessive difficoltà ma anche senza i rischi del vento che potrebbe provocare pericolosi ventagli in gruppo. Facile immaginare che possa andare via una fuga sin dai primi chilometri e per una volta il gruppo potrebbe avere difficoltà a neutralizzarla. Ma se nel finale i migliori dovessero essere tutti assieme, ecco la rampa insidiosa all’ultimo chilometri che rischia di scombinare le carte agli sprinter. In ogni caso atleti come Sagan ma anche Degenkolb e Gerrans sembrano perfetti per un arrivo del genere.

Al Tour du Poitou-Charentes seconda tappa

Sempre oggi, ma in Francia, si correrà invece la seconda tappa del Tour du Poitou-Charentes, da Blonzac-Porcheresse a La Creche per 195 km. Un percorso veloce, adatto ad uno sprint finale anche se la prima tappa vinta dal francese Gérard ha detto che le fughe se ben assortite possono arrivare in fondo.

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