Emma Pooley lascia il ciclismo
A quasi 32 anni è arrivato per Emma Pooley il momento di lasciare il ciclismo. I Giochi del Commonwealth saranno l’ultimo impegno agonistico per la campionessa britannica, che però non lascerà lo sport, ma si dedicherà ad una disciplina se possibile ancora più faticosa del ciclismo su strada, il triathlon.
Emma Pooley lascia da campionessa, con le tre vittorie di tappa e la maglia di miglior scalatrice vinta al recente Giro d’Italia. Ma nella sua carriera spicca anche l’oro mondiale a cronometro del 2010, l’argento sempre a cronometro alle Olimpiadi di Pechino, sei classiche di Coppa del Mondo tra cui la Freccia Vallone e due secondi posti in classifica al Giro d’Italia.
“Ho deciso di ritirarmi dopo i Giochi del Commonwealth, era qualcosa a cui pensavo da tempo” ha dichiarato Emma Pooley “Voglio smettere in un momento giusto per me. Ora avrò il tempo di dedicarmi al triathlon nella seconda parte dell’anno, e forse ancora per un paio di anni. Avrei smesso anche se non avessi vinto le tre tappe al Giro, ero comunque soddisfatta della stagione, ho dato il meglio e mi sono sentita bene alla Lotto Belisol. Sono fortunata a poter scegliere quando fermarmi e a non doverlo fare, per esempio, per un infortunio. E sono grata alla Lotto Belisol per aver appoggiato la mia scelta. “
La nuova sfida di Emma Pooley sarà il triathlon: “Esco dal ciclismo anche per dedicarmi maggiormente al triathlon, ho bisogno di una sfida diversa, ed è difficile combinare entrambi gli sport. HO amato il ciclismo, ho avuto molte opportunità, sono stata fortunata. Credo di avere il potenziale nel triathlon e voglio vedere dove posso arrivare, come quando cominciai con il ciclismo. A settembre prenderò parte ai Mondiali di duathlon lunga distanza in Svizzera. Poi mi prenderò una pausa e a novembre farò qualche Iron man e triathlon lungo in ASia, a Taiwan, in Thailandia. E in Australia. Lo farò soprattutto per divertirmi, l’anno prossimo farò più gare Iron man. Ora posso concentrarmi completamente sul triathlon e voglio vedere dove posso arrivare”.
La carriera: “La prima corsa l’ho vinta in Turingia, nel 2007, è stato uno dei momenti salienti della mia carriera. Ovviamente anche il titolo mondiale e la medaglia alle Olimpiadi lo sono state. Ma la vittoria più emozionante è stata la sesta tappa del Giro di quest’anno. In parte perchè non credevo di farcela, e poi perchè è stata davvero difficile. Era molto tempo che non vincevo una gara di quel livello, sapevo che era una delle ultime occasioni per me. Quello che mi mancherà di più del ciclismo sono le persone. Le compagne di squadra, ma anche le persone delle altre squadre. Ho avuto il privilegio di conoscere persone straordinarie. I Giochi del Commonwealth sono ancora un grande obiettivo, sono concentrata sulla crono, dopo il Giro ho fatto molto lavoro sulla bici da crono. Ci sarà tutta la mia famiglia, sarà una gara speciale”.