Verrà presentata soltanto il 12 gennaio prossimo a Madrid, ma poco alla volta i veli sulla Vuelta a España 2017 stanno cadendo e ci sono già anticipazioni molto interessanti sull’ultimo Grande Giro della prossima stagione che anno dopo anno sta acquisendo sempre più interesse anche tra gli atleti, come dimostra il testa a testa dello scorso settembre tra Nairo Quintana e Chris Froome vinto alla fine dal colombiano. Per adesso l’unico dato certo è la partenza il 19 agosto da Nimes, terza volta dall’estero dopo Lisbona nel 1997 e Assen (in Olanda) nel 2009. Nella cittadina al sud della Francia è un programma una cronosquadre e forse ci sarà un’altra tappa in terra francese, ma tutto il resto per il momento è nel campo delle ipotesi.
Vuelta a España 2017, torna il Col de l’Angliru e arriva Los Machucos
Sembra però in base alle tante indiscrezioni trapelate fino ad oggi che ci sarà molta montagna, compreso il ritorno dopo quattro anni di una vetta storica per il ciclismo mondiale come il Col de l’Angliru (allora vinse il francese Elissonde) che dovrebbe essere anche l’ultima difficoltà in programma, il 9 settembre. In tutto dovrebbero essere nove gli arrivi in salita: uno dei più temuto si annuncia Los Machucos, o Collado de Espina, terribile montagna della Cantabria di 13,6 km anche se i più difficili sono gli ultimi 7 con pendenze che superano spesso il 20% e arrivano fino al 28%. Ed è quasi certo anche un arrivo al monastero di Santo Toribio de Liébana, salita di terza categoria sempre in Cantabria.
Sconfinamento ad Andorra e altri arrivi in salita tra Comunità Valenciana e Sierra Nevada
Nella Vuelta a España 2017 tornerà lo sconfinamento ad Andorra, secondo Paese straniero in programma, che arriverà molto presto nella prima settimana di corsa. Un ruolo importante lo reciterà anche la Comunità Valenciana con almeno quattro tappe tra le quali gli arrivi in saliti Cumbres del Sol (già visto nel 2015 anno della vittoria finale di Fabio Aru), vicino ad Alicante, e Xorret del Cati. E altro arrivo in salita del quali si parla con insistenza è quello di Calar Alto (Almería), oltre ad una tappa sulla Sierra Nevada. Il 12 gennaio ne sapremo di più.