Richie Porte rivela le sue ambizioni per il Critérium

In questi giorni l’attenzione degli amanti del ciclismo è rivolta particolarmente al Critérium du Dauphiné, che rappresenta un assaggio significativo del Tour de France.

Tra i candidati più importanti rientra sicuramente Richie Porte, del team BMC racing, il grande atleta australiano che fa il suo ritorno sulla sella dopo essersi ritirato dal Tour di Romandia per problemi di salute.

UN ATLETA MATURATO

Per la crescita di Porte come atleta, soprattutto negli aspetti più tattici e psicologici, l’ultimo anno è stato fondamentale.

Dopo un avvio di stagione che nel 2015 lo aveva visto trionfante in diversi tour da una settimana, è arrivata la brutta performance al Giro d’Italia che ha compromesso il suo rendimento.

Nel 2016 si è dimostrato più cauto, mantenendo un occhio sulla sua forma fisica, ma riuscendo ad ottenere un secondo posto in classifica generale al Tour Down Under (vincendo la quinta tappa per il terzo anno consecutivo), un terzo posto nella Parigi-Nizza ed un bel piazzamento al quarto posto alla Vuelta de Catalunya.

LE SUE PAROLE

TDWSport ha intervistato Richie Porte per chiedergli quali fossero le sue ambizioni per il Critérium du Dauphiné.

L’australiano ha le idee chiare: “La squadra si presenta al Critérium con l’obiettivo di portare a casa una tappa. Le aspettative potrebbero aumentare una volta in gara, ma la cosa più importante per me è testare la mia preparazione contro alcuni tra i grandi favoriti del Tour de France”.

Le ripide salite e le tappe brevi sembrano essere l’ideale per le caratteristiche di Porte, che si troverà ad affrontare Froome e Contador per dimostrare di essere tornato nella migliore delle condizioni in preparazione al Tour.