Paris Roubaix 2014

All’interno le interviste, il percorso, gli orari – 13 aprile Paris Roubaix 2014 – E’ la più bella, la più prestigiosa. E’ la corsa più estrema, senza mezze misure. Amata o odiata. Coraggio e follia. Inferno e paradiso. E’ la Paris Roubaix, la classica sul pavè più duro e tremendo. Uno spettacolo senza eguali che domenica festeggia la sua 111° edizione.

Paris Roubaix 2014 – Il percorso

Paris Roubaix 2014, il percorso
Paris Roubaix 2014, il percorso

256 km senza salite, ma durissimi. Quest’anno i tratti di pavè saranno 28 per un totale di 51.1 km. La partenza è da Compiegne e il primo centinaio di chilometri non prevede difficoltà. Al km 97 inizia il carosello dei tratti di pavè. Da qui i tratti di pavè si succedono uno dietro l’altro, con cadute e spezzettamenti del gruppo saranno continui. Per questo è fondamentale restare nelle avanguardie del gruppo, e a volte non è sufficiente neanche questo. I tratti più difficili sono tre. Il primo è la mitica Foresta di Arenberg, il tratto più leggendario della Paris Roubaix. E’ lo spartiacque della corsa, dove si fanno i conti di chi potrà lottare per vincere e chi dovrà abbandonare i sogni di gloria. Ad Arenberg non si vince la corsa, ma si può perdere. Il secondo tratto determinante è il Mons en Pevele, ad una cinquantina di km dall’arrivo. L’ultimo è il Carrefour de l’Arbre a 16 km dall’arrivo. Da qui mancano ancora tre settori di pavè ma tutti molto semplici. Il finale è un pezzo di storia del ciclismo, dentro il velodromo di Roubaix per accogliere il vincitore e tutti gli altri campioni che porteranno a termine l’Inferno.

Ecco la tabella dei settori di pavè della Paris Roubaix 2014.

Numero Km percorsi NOME Lunghezza
28 97,5 Troisvilles to Inchy 2,2
27 104 Viesly to Quiévy 1,8
26 106,5 Quiévy to Saint-Python 3,7
25 111 Saint-Python 1,5
24 119,5 Solesmes to Haussy 0,8
23 126 Saulzoir à Verchain-Maugré 1,2
22 130,5 Verchain-Maugré to Quérénaing 1,6
21 135 Quérénaing à Famars 1,2
20 140,5 Maing to Monchaux-sur-Écaillon 1,6
19 153 Haveluy to Wallers 2,5
18 161,5 Trouée d’Arenberg 2,4
17 167,5 Wallers to Hélesmes 1,6
16 174,5 Hornaing to Wandignies 3,7
15 182 Warlaing to Brillon 2,4
14 185 Tilloy to Sars-et-Rosières 2,4
13 191,5 Beuvry-la-Forêt to Orchies 1,4
12 196,5 Orchies 1,7
11 202,5 Auchy-lez-Orchies to Bersée 2,7
10 208 Mons-en-Pévèle 3
9 214 Mérignies to Avelin 0,7
8 217,5 Pont-Thibaut to Ennevelin 1,4
7 223,5 Templeuve (Moulin-de-Vertain) 0,5
6 230 Cysoing to Bourghelles 1,3
6 232,5 Bourghelles to Wannehain 1,1
5 237 Camphin-en-Pévèle 1,8
4 240 Carrefour de l’Arbre 2,1
3 242 Gruson 1,1
2 249 Willems to Hem 1,4
1 256 Roubaix (espace Crupelandt) 0,3
TOTAL 51,1km

Paris Roubaix 2014 – Squadre e corridori

La Paris Roubaix è una corsa per pochi e difficilmente ci sono grosse sorprese. Il grande favorito è Fabian Cancellara, che qui ha vinto tre volte e la scorsa domenica al Fiandre ha fatto vedere in quali condizioni è. Le tante cadute in cui è incappata la Trek al Fiandre però hanno lasciato degli strascichi. Stijn Devolder non potrà recuperare per la Paris Roubaix e al suo posto sarà schierato Boy Van Poppel. Basterà per portare Cancellara ai tratti finali di pavè a giocarsi viso a viso la corsa con gli altri favoriti? Una situazione in cui probabilmente si potrebbe fare ben poco contro lo svizzero, ma che con le difficoltà della Trek è tutta da conquistare.

Sep Vanmarcke ha dimostrato di stare bene e di essere molto cresciuto e potrebbe essere il vero contendente di Cancellara. Ma per mettere davvero in difficoltà lo svizzero servirà una corsa aggressiva, per cercare di isolarlo ed attaccarlo. Per questo crediamo sarà determinante il ruolo della Omega Pharma Quickstep, uscita male dal Fiandre. E’ la squadra con più potenziale, ma a tutti i corridori più importanti al Fiandre è mancato qualcosa. Per vincere deve puntare sul gruppo, attaccando da lontano e facendo lavorare i Trek e direttamente Cancellara. Con un complesso che conta su Boonen, Terpstra e Stybar, oltre a Vandenbergh e Trentin, la Omega ha tutte le carte in regola per giostrare una corsa d’attacco e portare la strategia a proprio favore e potrebbe trovare un interesse comune con la Belkin di Vanmarcke.

Tra infortuni e malanni gli altri uomini che possono fare il grande risultato non sono molti. Non ci sarà Chavanel con la bronchite, Bennati e Stannard reduci da cadute ed è in forte dubbio anche Roelandts ammaccato al Fiandre.

Ci sarà Peter Sagan, quasi un debutto alla Roubaix dopo un paio di apparizioni nei primi anni di professionismo senza lasciare traccia. Crediamo che per lui sarà soprattutto un approccio a questa corsa. Nomi interessanti saranno Van Avermaet e Phinney per la BMC, Kristoff e Paolini per la Katusha, Thomas e Boasson Hagen per la Sky dove ci sarà anche Wiggins, e ancora Langeveld, Degenkolb e Leukemans. Qualche speranza di buon piazzamento anche per Pozzato, lontano dai suoi migliori livelli ma comunque da top ten.

Elenco corridori Paris Roubaix 2014

Paris Roubaix 2014 – Tv e streaming

Lunghissima diretta per la Paris Roubaix 2014. Rai sport2 accenderà il collegamento dalle 12.50 per passare poi su Rai Tre alle 15. Ci sarà dunque il tempo di vedere quasi tutti i settori di pavè. Ricordiamo che il passaggio nella Foresta di Arenberg avverrà tra le 14.15 e le 14.40. Per seguire la corsa in streaming rai.it o procyclinglive.com.

Paris Roubaix 2014 – Le interviste

Lotto Belisol – Senza Greipel e Roelandts, caduti alla Gent Wevelgem e al Fiandre, sarà una Lotto Belisol giovane alla Paris Roubaix, con ben tre neopro come Broeckx, Vallèe e Breen. “Non è il momento di mettere pressione o pensare ad un risultato particolare” spiega il Team manager Marc Sergeant “Iniziamo con l’idea che tutto può succedere. Questo potrebbe essere positivo. I nostri corridori avranno libertà di entrare nelle fughe. Devono essere pronti ad animare la corsa”.

Molto deluso chiaramente è Roelandts, che aveva grandi speranze in questa settimana di corse sul pavè ed ha invece compromesso tutto con una caduta a metà del Fiandre: “Ho ancora dolore al bacino. Speravo di recuperare, ma non riesco ancora a salire in bici. Ho avuto incidenti più seri di questo ma fa male perchè era il periodo per il quale avevo lavorato tutto l’inverno. E’ difficile dire ora di quanto tempo avrò bisogno per tornare in forma”.

La Lotto alla Paris Roubaix 2014: Lars Bak, Kris Boeckmans, Vegard Breen, Stig Broeckx, Jens Debusschere, Kennny Dehaes, Marcel Sieberg e Boris Vallée.

Lampre tutta italiana.

Belkin, con Vanmarcke si punta alla vittoria – “Con i risultati recenti di Vanmarcke e il secondo posto della scorsa edizione puntiamo alla vittoria” così il Ds Nico Verhoeven si sbilancia alla vigilia della Paris Roubaix 2014 “La squadra ha lavorato insieme a lungo. E’ stato un progetto a lungo termine ed ora tutto si è messo a posto. In tutte le classiche abbiamo lottato per la vittoria e questo ci dà grande morale. Vanmarcke ha dimostrato di essere davvero forte in questo momento. Per quanto riguarda Boom dovremo aspettare e vedere l’evolversi della situazione. Al Fiandre stava bene ma a causa della sfortuna non è stato in grado di fare la corsa che voleva”.

Grande sicurezza anche nelle parole di Sep Vanmarcke, secondo un anno fa battuto allo sprint da Cancellara: “Dopo l’anno scorso so di poter gestire il finale. Questo mi da fiducia, inoltre mi sento più forte di allora. Arrivare secondo non è mai divertente e domenica Cancellara mi ha battuto di nuovo. Spero di poterlo battere domenica. Ho recuperato bene dal Fiandre, ho ancora un po’ di dolore al collo per la caduta ma non mi aspetto di avere problemi. Userò la Bianchi Infinito, ci sono in sella dall’inizio della stagione, soprattutto per le classiche, e mi sento a mio agio”.

Pensieri diversi per Lars Boom, che dopo la caduta alla Paris Nice è stato costretto ad uno stop che non lo ha fatto arrivare qui al top: “Certo, non ho la preparazione ideale, ma non ci devo pensare troppo. Domenica cercherà di rimanere con Vanmarcke fino all’ultima fase”.

La Belkin alla Paris Roubaix 2014: Lars Boom, Jos van Emden, Tom Leezer, Bram Tankink, Maarten Tjallingii, Sep Vanmarcke, Robert Wagner e Maarten Wynants.

Dirk Demol, Trek più rilassata.

Tom Boonen, la Paris Roubaix e la storia.

Peter Sagan sfida la Roubaix.

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