Liegi Bastogne Liegi 2015

26 aprile Liegi Bastogne Liegi 2015

All’interno le interviste – L’ultima sfida che chiude la stagione delle grandi classiche è la Doyenne, la Decana Liegi Bastogne Liegi. E’ la classica più antica, una delle più prestigiose. Sulle sue cote si sono scritte pagine memorabili della storia del ciclismo ed anche nella nuova versione inaugurata qualche anno fa con la Roche aux Facons resta difficile, appassionante e spettacolare. E’ una corsa che propone salite anche di 3 o 4 km mescolando così uomini da classica puri con corridori più adatti alle gare a tappe.

Elenco partenti Liegi Bastogne Liegi 2015

Liegi Bastogne Liegi 2015 – Il percorso

Liegi Bastogne Liegi 2015, il percorso

E’ quello delle ultime edizioni con la nuova salita di Roche aux Facons come punto chiave della corsa. Il percorso propone un’andata e ritorno tra Liegi e Bastogne: il viaggio di andata è lineare e senza grandi difficoltà. Quello di ritorno gira alla ricerca delle varie cote in un percorso che negli ultimi 80 km prevede pochi tratti di recupero.

Liegi Bastogne Liegi 2015, l’altimetria

Possiamo dire che la corsa vera e propria inizi dallo Stockeu, una rampa secca e stretta, 1 km al 13% di pendenza. Saremo ad un’ottantina di km dall’arrivo e non ci saranno azioni determinanti, ma è un punto abbastanza pericoloso per la strettoia che immette sulla salita e la lotta per stare nelle prime posizioni. Le salite successive sono le più lunghe, Haute Levèe, Rosier, Maquisard, salite anche di 3 o 4 km dove potrebbero iniziare i movimenti delle seconde linee delle varie squadre. A 36 km dall’arrivo si affronta la Redoute, la salita storica della corsa, quella che decideva tutto negli anni ottanta-novanta, ma che ora con l’inserimento di altre salite nel finale spesso passa via senza grandi affondi. Anche qui potrebbe essere terreno per le seconde punte, per muovere la corsa a livello strategico e guadagnare così un vantaggio per il finale.

Liegi Bastogne Liegi 2015, il finale

Superata anche la breve salitella dello Sprimont la corsa si avvia alla fase decisiva, la cote de Roche aux Facons. Si inizia a 20 km dall’arrivo ed è divisa in due spezzoni. Il primo di 1 km e mezzo al 9% è quello che l’organizzazione segnala come cote ufficiale, ma dopo una brevissima discesa la strada torna a salire e spesso è stato proprio in questo secondo troncone di salita che c’è stata la selezione decisiva. Chi vuole fare selezione deve approfittare di questo tratto perchè qui c’è la possibilità di spezzettare il gruppo e portare via una fuga molto ridotta e con i corridori più forti.

La discesa porta verso il finale di Liegi dove si dovrà ancora affrontare la cote de Saint Nicolas, un’altra bella rampa di un chilometro al 9%. E’ il trampolino di lancio per una fiammata decisiva. Ancora una breve discesa a Liegi e l’ultimo km di nuovo in salita, ma leggera, al 5%, per raccogliere la gloria sul traguardo di Ans.

Video, la Liegi un anno fa

Le cote

79,0 km – Cote La Roche-en-Ardenne 2,8 km di salita al 6,2%
125,5 km – Côte Saint-Roch 1 km di salita all’11,2%
169,0 km – Côte de Wanne 2,7 km di salita al 7,4%
175,5 km – Cote de Stockeu 1 km salita al 12,5%
181,5 km – Cote de Haute-Levèe 3,6 km di salita al 5,6%
194,0 km – Cote du Rosier 4,4 km di salita al 5,9%
207,0 km – Cote du Maquisard 2,5 km di salita al 5%
218,5 km – Côte de la Redoute 2 km salita all’8,9%
234,0 km – Côte de la Roche aux Falcons 1,5 km di salita al 9,4%
248,0 km – Côte de Saint-Nicolas 1,2 km di salita al 8,6%.

Liegi Bastogne Liegi 2015 – Meteo

Le condizioni meteo potrebbero rendere più incerta e imprevedibile la corsa. C’è infatti la possibilità di qualche scroscio di pioggia sulla corsa. Anche se probabilmente saranno precipitazioni deboli potrebbero essere sufficienti per cambiare la corsa, renderla più pericolosa e spezzettata.

Liegi Bastogne Liegi 2015 – Squadre e favoriti

Il gruppo sulla Cote de Saint Roch

Un nome su tutti per la Liegi, quello di Alejandro Valverde. Per dire quanto il murciano sia portato a questa corsa basti pensare che qui ha ottenuto due vittorie e cinque podi complessivi. E’ un Valverde in stato di grazia, con una grande squadra che conterà anche su Visconti e un gregario speciale come Quintana. Può fare selezione sulla Roche au Facons, ma anche essere più attendista, ha davvero tante carte da giocarsi e crediamo non sarà facile togliergli questa Liegi.

Tra gli avversari indichiamo soprattutto Joaquim Rodriguez. E’ in grande condizione e secondo noi vale molto di più del quarto posto ottenuto alla Freccia. Anche la sua Katusha è molto forte, con Moreno e Caruso che saranno pedine fondamentali da far muovere per portare la corsa dalla propria parte a livello strategico ed avere ragione di un Valverde che individualmente sembra superiore.

Philippe Gilbert sarà da valutare dopo la caduta e il ritiro della Freccia Vallone. Senza quella caduta sarebbe stato probabilmente vicino, se non alla pari, di Valverde nel pronostico della vigilia, ma il colpo sembra essere stato pesante e non sarà facile recuperare al 100% in quattro giorni. Sempre pericoloso Michal Kwiatkowski, anche se in salita non sembra all’altezza dei migliori e la Roche aux Facons non è un ostacolo semplice con questi avversari. Pochissime chance invece per il campione in carica Gerrans, a lungo fermo per infortuni in questo inizio di stagione.

Un po’ più sotto, nel ruolo di veri outsider, inseriamo Tim Wellens, Kreuziger, Rui Costa, Henao, Daniel Martin e Tom Slagter, e i nostri. Crediamo che questa Liegi sia la classica monumento a cui il ciclismo azzurro si presenta con più chance per centrare almeno un bel piazzamento, magari un podio. Nibali è in crescita, ci proverà senza aspettare il finale dove avrebbe poche possibilità. Pozzovivo fu grande protagonista un anno fa: in Trentino ha dato segnali contrastanti ma sulla Roche aux Facons può essere tra i migliori. Aspettiamo poi Gasparotto, reduce da una bella Amstel e pronto a centrare un’altra top ten. Per Ulissi invece sembra che ci sia ancora da lavorare per tornare ad altissimi livelli.

Liegi Bastogne Liegi 2015 – Tv e streaming

Altra maratona televisiva per la Liegi. Rai sport1 sarà in collegamento fin dalle 13.50, per passare su Rai Tre dalle 15. L’arrivo sarà intorno alle 16.45-17.

Liegi Bastogne Liegi 2015 – Le interviste

BMC – Philippe Gilbert sarà al via della Liegi nonostante l’incidente di mercoledì alla Freccia Vallone, anche se sulle possibilità del campione belga c’è più di un dubbio. “Naturalmente questo non è l’approccio migliore ad una corsa dura come la Liegi Bastogne Liegi” spiega il Ds Valerio Piva “Vedremo cosa sarà in grado di fare, lui è un combattente”.

Gilbert sarebbe stato come sempre uno dei fari della corsa, la sua corsa, quella sulle strade su cui ha cominciato a pedalare e dove ha vinto quattro anni fa. “So che non sarò al meglio, ma sarò al via e poi si vedrà” ha dichiarato Gilbert. Ma in casa BMC gli equilibri si sono un po’ spostati, a riprova ulteriore che probabilmente Gilbert non sarà in grado di correre per la vittoria. Tejay Van Garderen sarà anche lui protetto dalla squadra, per poi cercare un risultato nel finale, anche se l’americano non è uno specialista delle classiche.

Etixx Quickstep – C’è il ritorno di Stybar nello schieramento della Etixx per la Liegi. Ma il corridore ceco sarà in corsa solo per aiutare Michal Kwiatkowski, leader unico della squadra belga: “Avevo questa gara in mente da tempo, da prima della Roubaix, pensavo che mi sarebbe piaciuto correrla se fossi stato ancora fresco fisicamente e mentalmente. Non so cosa aspettarmi, spero di essere in grado di aiutare Kwiatkowski” ha spiegato Stybar.

“La forza della nostra squadra è avere diversi corridori che possono arrivare al finale” spiega Kwiatkowski “E’ importante avere dei compagni che possono aiutarti negli ultimi 50 km, perchè la corsa vera comincia lì. Alla Freccia Vallone non mi sentivo bene, probabilmente non avevo recuperato da tutte le emozioni dell’Amstel. Ora sto meglio. Per domenica mi aspetto un arrivo con meno corridori rispetto allo scorso anno”.

AG2R – Tra le squadre che possiamo aspettarci di vedere a dare battaglia per rendere più dura e selettiva questa Liegi c’è senz’altro la AG2R. Con Domenico Pozzovivo, già all’attacco fino a poche centinaia di metri dall’arrivo un anno fa, con Romain Bardet e un Carlos Betancur dato in crescita, la squadra francese ha tutte le possibilità di correre in maniera aggressiva per propiziare un risultato che altrimenti sarebbe davvero improbabile con una corsa d’attesa. “In queste ultime settimane mi sento sempre meglio” spiega un Betancur decisamente più tirato rispetto a qualche settimana fa “Due anni fa sono arrivato quarto alla Liegi. Abbiamo una squadra forte, con Bardet e Pozzovivo. Personalmente farò del mio meglio, poi correrò anche il Romandia e il Giro d’Italia. Voglio fare bene al Giro, ho grandi ambizioni anche se non sono ancora al top”.

Per Bardet questa è una delle corse del cuore: “Amo in maniera particolare la Liegi fin da quando l’ho fatta da dilettante” spiega il francese “Mi piace la sequenza delle salite, la dimensione tattica, la leggenda di questa corsa. Io non partecipo alle corse fiamminghe, la Liegi mi permette di sognare di vincere una grande classica”.

Giant Alpecin – Messi in bacheca i trionfi di Degenkolb tra Sanremo e Roubaix, la Giant Alpecin si aspetta di completare la sua stagione delle classiche almeno con una top ten in questa Liegi. Tom Dumoulin e Warren Barguil saranno i due corridori protetti della squadra tedesca. “Domenica sono rimasto deluso dalla mia Amstel, nei giorni precedenti stavo molto bene, ma poi in gara non sono andato come pensavo” spiega Dumoulin “Come previsto non ho fatto la Freccia Vallone, ero un po’ stanco dalla scorsa settimana, ma ho fatto un bell’allenamento mercoledì. Le previsioni indicano una possibilità di pioggia, la corsa sarebbe più aperta e imprevedibile. La fase cruciale inizierà con la Roche aux Facons e la corsa si deciderà sul Saint Nicolas”.

Iam Cycling – Ben difesa da Elmiger nella campagna del pavè, la squadra svizzera cercherà di inserirsi nella bagarre della Liegi Bastogne Liegi 2015 mettendosi in qualche fuga e dando a Mathias Frank il compito di leader. “Non penso che sia la classica più difficile, tecnicamente è anche abbastanza semplice, ma la combinazione tra la lunghezza e le tante salite da affrontare la rende diversa da tutte le altre” spiega Frank “Obiettivamente non penso di avere ancora il motore per questo tipo di sforzo, anche se adoro la Liegi. Finora l’ho sempre corsa come gregario, ma questo mi ha permesso di imparare molto a livello tattico su questa corsa”.

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