Fra certezze e indiscrezioni, il percorso del Giro d’Italia 2019 giorno dopo giorno sta prendendo sempre più corpo anche se le conferme ufficiali arriveranno soltanto ai primi di novembre quando la Corsa Rosa verrà presentata a Milano. Intanto però lunedì prossimo, 24 settembre, a Bologna è in programma la conferenza stampa della ‘Grande Partenza‘ nella quale verrà confermato il cronoprologo di circa 6 km con arrivo in cima a San Luca (lo stesso arrivo del Giro dell’Emilia) per aprire le danze l’11 maggio del prossimo anno e forse verranno svelate anche la seconda e la terza tappa che avranno traguardi in Romagna, a Ravenna e Modena, dedicati ai velocisti.
Giro d’Italia 2019, torna la Cuneo-Pinerolo prima di Courmayeur
Nella prima settimana, per quelle che sono le indiscrezioni sul Giro 2019, anche un arrivo ad Orbetello, probabilmente la quinta tappa, un altro più mosso a Frascati il giorno successivo, la discesa verso la Puglia con un traguardo che vede in ballottaggio le province di Bari e di Foggia (San Giovanni Rotondo) e un arrivo a L’Aquila per una tappa mediamente dura nel decennale del tragico terremoto prima di risalire la Penisola. Dopo la prima pausa, molto probabile una crono individuale con traguardo a San Marino, per una trentina di chilometri, e il giorno seguente partenza dall’Emilia in direzione Novi Ligure con una tappa dedicata ai velocisti nel centenario della nascita di Fausto Coppi. In suo onore anche la mitica Cuneo-Pinerolo che si annuncia come una delle più dure (Moncenisio, Colle delle Finestre, Prà Martino nel finale) e poi la Ivrea-Courmayeur, con un percorso che prevede il Colle San Carlo e l’ascesa finale a Courmayeur. La terza domenica invece arrivo a Como o Bergamo con una tappa mossa in stile Giro di Lombardia.
Nell’ultima settimana del Giro 2019 ci sono Mortirolo e due tapponi dolomitici
Dopo l’ultimo riposo, toccherà solo agli uomini di classifica. Arrivo in quota a Ponte di Legno dopo aver scalato il Gavia e il Mortirolo, poi tappa di media montagna con traguardo ad Anterselva, una frazione relativamente facile a Santa Maria di Sala che introduce agli ultimi tre giorni di fuoco: prima la Treviso-San Martino di Castrozza, seguita dalla Feltre-Passo Croce d’Aune che dovrebbe prevedere le ascese al Passo Manghen, al Passo Rolle e alla salita finale e infine la cronometro individuale di Verona che si concluderà all’Arena. come nel 1984 quando Francesco Moser superò Laurent Fignon.