Giro del Belgio 2015
27 – 31 maggio Giro del Belgio 2015
La corsa a tappe nazionale nel paese delle classiche per antonomasia. Il Giro del Belgio è una corsa in cinque giorni che torna su alcune delle strade storiche delle grandi classiche di primavera, ma riviste in uno scenario e con protagonisti diversi. E’ una corsa disegnata essenzialmente per uomini da classiche, velocisti e specialisti delle crono, e al via non mancheranno alcuni nomi di primissimo piano a partire da Tom Boonen (appena ritirato al Giro d’Italia), Van Avermaet e Terpstra.
Giro del Belgio 2015 – Il percorso
Si apre con una cronometro, poi quattro tappe in linea che ripercorrono anche strade care alle classiche del nord. I percorsi non sono particolarmente difficili e la crono iniziale potrebbe risultare molto pesante per la classifica, come è stato nelle ultime edizioni quando però c’era Tony Martin.
Mercoledì 27 maggio, Prologo: Bornem – Bornem 6.85 km – Quasi sette chilometri a cronometro per cominciare la corsa. Potrebbe essere una giornata già molto importante per la classifica generale.
Giovedì 28 maggio, 2° tappa: Lochristi – Knokke-Heist 178.5 km – Tappa per velocisti ma con arrivo sul mare e l’incognita del vento.
Venerdì 29 maggio, 3° tappa: Knokke-Heist – Herzele 201.1 km – Dal mare si scende nel cuore delle Fiandre per una tappa che affronta alcuni classici muri. Il circuito finale affronta Valkenberg, Leberg e Berendries.
Sabato 30 maggio, 4° tappa: Lacs de l’Eau d’Heure – Lacs de l’Eau D’Heure 158.5 km – Si scende in Vallonia per una tappa ondulata ma non particolarmente difficile e che potrebbe risolversi allo sprint.
Domenica 31 maggio, 5° tappa: Sankt Vith – Sankt Vith 199.2 km – E’ la tappa più difficile. Si corre sulle strade della Liegi, in un bel su e giù per le tipiche cote delle Ardenne. Negli ultimi 80 km ci sono in successione Haute Levèe, Rosier, Brume, Spineux, Stockeu e Bergstrasse. I corridori più forti in salita dovranno cercare di approfittare di questa tappa.
Giro del Belgio 2015 – Squadre e favoriti
L’assenza del vincitore delle ultime edizioni Tony Martin lascia molto aperto il pronostico. La crono iniziale potrebbe dare un certo vantaggio a specialisti come Rohan Dennis (BMC) e Mathias Brandle (IAM), ma stavolta non c’è un Martin che può fare una grossa differenza e controllare la corsa nelle restanti tappe. Ci potranno comunque essere differenze determinanti perchè verosimilmente la classifica finale si deciderà per una manciata di secondi.
Etixx e BMC si presentano come le squadre più forti: da una parte il blocco storico con Boonen, che rientra nel suo habitat naturale dopo l’opaca prova del Giro d’Italia, insieme a Terpstra e Vandenbergh. Dall’altra Van Avermaet attorniato da grandi passisti come Quinziato e dall’emergente Dylan Teuns, un nome nuovo molto interessante per le classiche. La Etixx ha più una squadra da Fiandre, e quindi per la terza tappa, la BMC è anche da Vallonia e potrà affondare nell’ultima. Dovendo dire un nome solo per la vittoria finale diciamo Van Avermaet.
Altri nomi che possono inserirsi in classifica sono Elmiger (IAM), Roelandts (Lotto Soudal), Firsanov (RusVelo).
Al via ci saranno anche alcuni ottimi velocisti, che potranno puntare principalmente alla seconda e quarta tappa: segnaliamo soprattutto la sfida tra Demare, che quest’anno non ha ancora vinto, e Guardini, al contrario lanciatissimo, ma ci saranno anche Van Genechten, Edward Theuns, Debusschere, Markus e Napolitano.