Il nome è nuovo, ma è la stessa corsa da 22 anni: domenica 19 agosto va in scena la EuroEyes Cyclassics Hamburg 2018, fresca denominazione di quella che sino allo scorso anno era la Vattenfall Cyclassics, unica corsa di un giorno tedesca nel calendario del World Tour. Da sempre è un festival per velocisti, con qualche rara eccezione di chi è riuscito ad evadere prima dello sprint finale beffando il gruppo come è stato anche per alcune delle vittorie italiane tra le quali quella di Mirko Celestino, Pippo Pozzato e Alessandro Ballan nel 2007, (le altre sono di Rossano Brasi, Gabriele Missaglia e Paolo Bettini). E fu così anche un anno fa quando a vincere fu Elia Viviani allora in maglia Sky.
EuroEyes Cyclassics Hamburg 2018, c’è anche Trentin nuova campione europeo
Molti i pretendenti alla vittoria e tra questi ci sono anche gli italiani, a cominciare da Elia Viviani (QuickStep Floors) che arriva in splendida forma, conosce bene il percorso compreso l’ultimo chilometro e potrà contare su una squadra tutta per lui compreso Fabio Sabatini per aprirgli la strada. Con lui anche Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), per la prima volta con la nuova maglia di campione europeo che porterà addosso fino alla prossima estate, e Sonny Colbrelli come capitano della Bahrain-Merida, ma anche Sacha Modolo (Education First-Drapac). Con loro il nuovo fenomeno tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) insieme al campione del mondo Peter Sagan, gli altri germanici Andrè Greipel (Lotto Soudal) e John Degenkolb (Trek-Segafredo), più Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Arnaud Démare (Groupama-FDJ) e Alexander Kristoff (UAE Team Emirates).
Il circuito finale alla EuroEyes Cyclassics Hamburg 2018 con la salita del Waseberg
Il percorso della EuroEyes Cyclassics Hamburg 2018 (in diretta tv dalle 14.40 su Rai 3 e dalle 15 anche su Eurosport HD) è rimasto praticamente immutato rispetto all’ultima edizione: in tutto 216 chilometri con partenza ed arrivo ad Amburgo. A caratterizzare la corsa sarà soprattutto il circuito finale attorno alla città con la salita del Waseberg, uno strappo di circa 700 metri al 10% e con punte al 16% con l’ultimo scollinamento previsto quando al traguardo mancheranno ancora 16 chilometri tra discesa e pianura. Qualche velocista meno in forma potrebbe perdere contatto, ma difficilmente si potrà evitare di arrivare ad una volata di gruppo.