Critérium du Dauphiné, chi può vincere?

UNA LOTTA SERRATA

A pochissimi giorni dall’inizio dello storico trofeo nella regione francese del Delfinato, la zona più rivolta sud-est della Francia, si vanno delineando i profili dei principali pretendenti alla vittoria.

Chris Foome, del team Sky, dovrà difendere il titolo da una serie di ostici rivali: Alberto Contador rimane il primo big da cui guardarsi, ed insieme a lui Fabio Aru del team Astana, Romain Bardet del team Ag2r-La Mondiale e Thibaut Pinot per la compagine FDJ.

SCALATE E NERVI SALDI

Il tour, dalla durata di otto giorni, prevede un forte vantaggio per coloro che hanno maggiore propensione alle scalate.

Gli arrivi in salita non mancano, mentre saranno due le tappe in cui gli sprinters potranno far valere le proprie doti; quest’anno è anche scomparsa la prova di tempo a squadre, rendendo ancor più serrata la lotta individuale.

I FAVORITI

Dopo la prestazione non eccelsa di aprile al tour di Romandia, sembra difficile pensare che Froome possa ripetere le grandi performance dell’anno scorso, avendo chiuso in ritardo di 21 minuti in classifica generale rispetto al vincitore.

Dal canto suo, Alberto Contador ha già messo a segno due podi importanti quest’anno: il primo giungendo secondo alla Volta di Catalunya, ed il secondo nella prestigiosa Parigi-Nizza.

Occorre poi fare molta attenzione ad Aru, al suo debutto nel Critérium du Dauphiné, che ha sicuramente tanta voglia di far bene dopo essere stato compagno di squadra del Nibali vincitore del Giro d’Italia; da quel che abbiamo visto fin’ora, tra l’altro, sembra l’atleta dalle caratteristiche più conformi al tracciato.

Con Greipel e Kittel assenti di lusso, tra gli sprinters il favorito sembra essere Degenkolb, mentre due tra i ciclisti più quotati sembrano proprio essere il francese Pierre Rollande (Cannondale) e l’australiano Richie Porte (BMC Racing).