Il ritiro con scalata del Kilimangiaro insieme ai nuovi compagni. Poi una pedalata a Gerusalemme con i ragazzi di una nuova squadra continental israeliana che aprirà una scuola di ciclismo anche nella sua città natale. Il dopo Liquigas-Cannondale di Peter Sagan è iniziato in maniera decisamente originale per avvicinarsi ad una stagione che dovrà portarlo alla vittoria nelle grandi classiche. Lo aveva già dichiarato Bjarne Riis: “Sarei deluso se Sagan non vincesse una grande classica”. E del resto le aspettative su Sagan sono sempre altissime visto che parliamo di un ragazzo che non ancora ai 25 anni ha già conquistato una sessantina di vittorie ma non ancora una classica monumento.
Una mancanza che rischia di diventare un’ossessione se nella prossima primavera dovesse finire in un flop, ma Peter Sagan sembra ancora potersi avvicinare alla stagione con sufficiente tranquillità: “L’obiettivo sono le classiche, Sanremo, Fiandre e Roubaix, spero di vincerne almeno una, non importa quale” spiega il campione slovacco che si aspetta una grossa mano dalla Tinkoff Saxo: “Crediamo che abbiamo la squadra più forte del mondo”.
Sagan debutterà nelle corse arabe: “So solo che correrò Oman e Qatar, dopo vedremo, non so se farò la Tirreno Adriatico, ne parleremo durante il ritiro alle Canarie”.
Per Peter Sagan inizierà anche una nuova collaborazione: “Il mio nuovo allenatore sarà Bobby Julich, è il terzo dopo Slongo e Weber” spiega Sagan prima di fare un bilancio sulla stagione passata, chiusa con sette vittorie ma senza il grande colpo: “Non è stata nè buona nè cattiva, speravo di più. E’ chiaro che è stata peggiore delle precedenti. Ho cominciato a vincere presto e tutti si aspettano che vinca sempre. Al Tour ho finito 10 tappe nei primi 5 ma non ho vinto, le corse sono così. Alla Sanremo hanno giocato un fattore determinante le condizioni meteo, serviva fortuna. Al Fiandre non stavo bene, e la corsa è andata diversamente da come avevamo immaginato. Alla Roubaix sono partito per fare esperienza e sono arrivato sesto. Non posso dire che la stagione sia andata male, certo un po’ meno bene delle altre”.