Addio alle cronometro infinite e alla noia della prima settimana di tante edizioni passate. Il Tour de France 2015 ha presentato il suo percorso. Un percorso davvero inedito, con molti arrivi in salita, qualche tappa molto tecnica, la conferma del pavè anche se in misura ridotta rispetto alla passata edizione, e soprattutto pochissima cronometro. Se due anni fa per la maglia gialla di Bradley Wiggins si era arrivati alla cifra monstre di 99 km contro il tempo, il Tour de France 2015 ne prevede solo 14 individuali e 28 a squadre. Un minimo storico che cambia completamente la corsa. Le differenze si faranno evidentemente quasi del tutto in salita, più sulle Alpi che sui Pirenei, e nelle tappe tecniche, da classica, della prima parte, quando si affronterà il pavè e un finale sul Muro di Huy.
La partenza sarà dall’Olanda come già annunciato fin dallo scorso anno: sarà la sesta volta che il Tour partirà dall’Olanda, a distanza di appena cinque anni dall’ultima, allora a Rotterdam. Stavolta sarà Utrecht che aprirà, con l’unica crono individuale della corsa, non un prologo ma una vera minicrono di 14 km. Poi attenzione alle tappe di Huy, con l’arrivo sul leggendario muro della Freccia Vallone, e a quella di Cambrai con il pavè, sette settori negli ultimi 30 km che porteranno il Tour in Francia.
Poi dopo qualche volata la corsa tornerà a farsi molto tecnica per chiudere la prima settimana: prima l’arrivo sulla rampa del Mur de Bretagne, dove nel 2011 Evans battè Contador, quindi la cronosquadre di Plumelec di 28 km. Una cronosquadre che arriverà dopo nove tappe, un fatto decisamente inconsueto e che potrebbe pesare molto sul’andamento della corsa se qualche squadra avesse subito due o tre ritiri nella prima settimana.
Poi dopo il riposo saranno i Pirenei ad aprire le danze sulle grandi montagne: la prima tappa pirenaica sarà un arrivo in salita a La Pierre Saint Martin, sul Soudet, una tappa pianeggiante con gli ultimi 15 km di salita al 7,4%. Più facile sembra la tappa successiva, con il mitico Tourmalet ma a più di 40 km dall’arrivo e poi una morbida salitella per arrivare a Cauterets. La terza tappa pirenaica è un classico, l’arrivo in salita a Plateau de Beille, 15 km all’8%, dopo aver scalato anche Portet d’Aspet (a vent’anni dalla morte di Casartelli), Core e Lers. Un tappone che però si accenderà solo sulla salita finale.
Tra Pirenei e Alpi si salirà anche a Mende, un arrivo per corridori esplosivi, una salita breve e dura. E poi ad aprire l’ultima settimana ecco le Alpi, decisive. La prima tappa alpina è piuttosto morbida, con la lunga salita di Allos e Pra Loup nel finale: salite dalle pendenze abbordabili che probabilmente non saranno determinanti. Più difficile è la tappa successiva a Saint Jean de Maurienne, con il Glandon a 40 km dall’arrivo e nel finale la rampa di Montvernier, 3 km e mezzo all’8.2%. Ma le tappe decisive saranno le ultime due, la Toussuire e Alpe d’Huez. La Toussuire è una tappa breve ma con Croix de Fer e MOllard prima della lunga salita finale, 18 km al 6%. Anche la tappa dell’Alpe è corta, solo 110 km, ma con il Galibier e la classica scalata all’Alpe d’Huez. In pratica è la stessa tappa che fece grande spettacolo nel 2011 con Contador all’attacco fin dai primi km, la risposta di Schleck, la rincorsa di Evans che poi vinse quel Tour. Un’Alpe a 24 ore dal finale parigino, al termine di quattro tappe tutte su e giù per le Alpi pur senza le pendenze micidiali di certe salite del Giro d’Italia.
E’ un Tour de France 2015 che strizza l’occhio a corridori di grande fondo, forti in salita, abili sui percorsi tecnici. Probabilmente tra i grandi favoriti il meno contento sarà Chris Froome, mentre Quintana dovrà temere la prima parte. Per Contador e Nibali è un gran bel Tour.
Sabato 4 luglio, 1° tappa: Utrecht – Utrecht (Cronometro individuale), 14 km
Domenica 5 luglio, 2° tappa: Utrecht – Zélande, 166 km
Lunedì 6 luglio, 3° tappa: Anvers – Huy, 154 km
Martedì 7 luglio, 4° tappa: Seraing – Cambrai, 221 km
Mercoledì 8 luglio, 5° tappa: Arras – Amiens Métropole, 189 km
Giovedì 9 luglio, 6° tappa: Abbeville – Le Havre, 191 km
Venerdì 10 luglio, 7° tappa: Livarot – Fougères, 190 Km
Sabato 11 luglio, 8° tappa: Rennes – Mur de Bretagne, 179 km
Domenica 12 luglio, 9° tappa: Vannes – Plumelec (Cronosquadre), 28 km
Lunedì 13 luglio: riposo
Martedì 14 luglio, 10° tappa: Tarbes – La Pierre-Saint-Martin, 167 km
Mercoledì 15 luglio, 11° tappa: Pau – Cauterets – Vallée de Saint-Savin, 188 km
Giovedì 16 luglio, 12° tappa: Lannemezan – Plateau de Beille, 195 km
Venerdì 17 luglio, 13° tappa: Muret – Rodez, 200 km
Sabato 18 luglio, 14° tappa: Rodez – Mende (Montée Laurent Jalabert), 178 km
Domenica 19 luglio, 15° tappa: Mende – Valence, 182 km
Lunedì 20 luglio: 16° tappa: Bourg-de-Péage – Gap, 201 km
Martedì 21 luglio: riposo
Mercoledì 22 luglio, 17° tappa: Digne-Les-Bains – Pra-Loup, 161 km
Giovedì 23 luglio, 18° tappa: Gap – Saint-Jean-de-Maurienne, 185 km
Venerdì 24 luglio, 19° tappa: Saint-Jean-de-Maurienne – La Toussuire – Les Sybelles, 138 km
Sabato 25 luglio, 20° tappa: Modane Valfrejus – Alpe d’Huez, 100 km
Domenica 26 luglio, 21° tappa: Sèvres – Grand Paris Seine Ouest – Paris Champs-Élysées, 107 km.