Obiettivo centrato per il Team Area Zero nella stagione di debutto. La nuova squadra continental del Team Manager Ivan De Paolis ha elaborato al meglio la prospettiva di un team di terza categoria: tanti giovani talenti da far affacciare al mondo del ciclismo professionistico e da far crescere senza l’assillo del risultato immediato. Il Team Area Zero ha coltivato i propri giovani mettendo in risalto alcuni talenti interessanti e i risultati non sono mancati.
Certamente le due vittorie di Andrea Pasqualon, uno dei corridori più esperti del gruppo, una tappa alla Vuelta Colombia e il Gp Sukarnten, ma soprattutto i podi in tante classiche italiane, al Costa Etruschi e al Laigueglia sempre con Pasqualon e con Fabio Chinello (nella foto) al Pantani. Da ricordare anche il quinto posto di Chinello alla Coppa Bernocchi e la vittoria di Simone Petilli nella classifica dei giovani alla Coppi e Bartali.
“Più che nei risultati, che comunque sono arrivati e sono stati il frutto del lavoro di tutta la squadra, la soddisfazione maggiore sta nell’essere riusciti a portare avanti il progetto che consisteva nella crescita del gruppo, un gruppo nuovo e giovane” conferma il team manager Ivan De Paolis. “Chiaramente non è stato facile, abbiamo dovuto fronteggiare molte difficoltà, ma è normale che sia così quando si a parte da zero. Siamo entrati in gruppo in punta di piedi e abbiamo lavorato con umiltà e impegno. I nostri corridori tutti giovani, e quasi tutti neoprofessionisti, hanno fatto un percorso di crescita e maturazione. Da parte di tutti c’è stato il massimo impegno. Erano qui per imparare a essere e comportarsi da professionisti e hanno lavorato duro per fare ciò. Qualcuno si è messo più in evidenza dimostrando doti maggiori. Altri hanno trovato più difficoltà ma anche questo è normale quando un giovane fa il salto tra i prof. Ora si tratta di guardare avanti, la volontà è quella di continuare e migliorare se possibile. Qualcuno resterà con noi, altri continueranno il loro cammino in altre squadre, qualcun’altro sta riflettendo sul suo futuro. Per tutti i ragazzi comunque c’è stata una crescita e una maturazione sia fisica che mentale. Questa è la cosa importante e noi siamo orgogliosi di quello che ha fatto questo gruppo”.